Martedì 2 agosto 2022 alle ore 18.30 al Convento dei Frati Cappuccini di Monterosso al Mare si terrà l'inaugurazione dell'opera d'arte di Michelangelo Pistoletto, installazione permanente.
Un tempo il giardino e l'orto del convento dei Frati Cappuccini di Monterosso era tradizionalmente chiamato dalla gente con l'appellativo di "Paradiso dei frati". Un luogo allora accessibile solo ai religiosi e ai pochi uomini del borgo che andavano a lavorare la terra e che raccontavano ai paesani di questo paradiso affacciato sullo splendido mare e davanti al cielo.
In un angolo di questo paradiso sotto due alberi di mandorlo e nell'area del "giardino dei semplici" del convento, l'artista Michelangelo Pistoletto ha scelto di realizzare un'istallazione permanente di una delle sue opere più famose e conosciute: "Il Terzo paradiso". L'ha allestita utilizzando degli originali vasi di terracotta creati dallo stesso artista che vanno a formare i tre cerchi, con piante aromatiche prese dal giardino dei semplici e ghiaia di colore bianco e nero che esaltano i due opposti antitetici.
Così ha scritto l'artista nella targa installata davanti all'opera: "Una linea, incrociandosi due volte, crea tre cerchi consecutivi. I due esterni - il mondo della natura e quello creato dall'uomo - rappresentano le opposte polarità cioè tutti gli elementi tra loro diversi, contrari, antitetici e avversi. Nel cerchio centrale avviene la loro congiunzione, unione, fecondazione, fusione e si creano così la pace, l'equilibrio, l'armonia, la bellezza e l'amore. Entriamo in un nuovo mondo, il terzo stadio dell'umanità. E' il Terzo Paradiso".
Pistoletto è da diverso tempo amico del Convento di Monterosso e in particolare di Padre Renato che ne è il custode. Fra i due è nata un'intensa e feconda amicizia. "Le persone che vengono oggi al tuo convento - gli dice Michelangelo Pistoletto - cercano una identificazione con il mondo e per questo chiedono aiuto prestandosi a uno scambio tanto intellettuale quanto pratico. A queste persone tu offri lo spazio e il tempo in questo antico edificio per dare compiutezza alla vocazione che nasce dalle necessità più profonde. Tu Padre Renato sei il convento e noi che veniamo qui siamo i tuoi nuovi monaci, frati, fratelli moderni".
Il "Terzo Paradiso" trova così una sua originale collocazione e si arricchisce di nuovi e intensi significati spirituali e artistici in una cornice di rara bellezza e suggestione.