Si comunica che a seguito dei danni subiti dal palco della Fortezza Firmafede, a causa della tromba d’aria di martedi scorso, e a seguito dei tempestivi lavori di ripristino della struttura che sono già in corso d’opera, gli spettacoli previsti per il 5 luglio (Omaggio a Lucio Dalla di Gloria Clemente e Pietro Sinigaglia) e del 6 luglio (Moni Ovadia – Iliade un racconto mediterraneo) saranno spostati presso il Teatro degli Impavidi, al fine di garantire il corretto svolgimento dei lavori in vista della conferma degli spettacoli futuri previsti nel cartellone dell’Estate in Fortezza.
Per chi ha già acquistato i biglietti, questi rimarranno validi anche nella nuova location.
Per chi fosse interessato ai 2 eventi sono ancora disponibili biglietti presso la Biglietteria del Teatro degli Impavidi, lo IAT, o online su Vivaticket.
Per info 3464026006
5 luglio– Teatro degli Impavidi, Sarzana ore 21.30
COM’E‘ PROFONDO IL MARE
concerto-spettacolo omaggio a LUCIO DALLA
di e con Gloria Clemente e Pietro Sinigaglia
L’uomo nato il 4 marzo 1943, è stato uno dei più innovativi e versatili interpreti della canzone italiana; clarinettista e cantante atipico, sperimenta tecniche ignote alla realtà italiana dell’epoca: vocalizzi estemporanei in stile scat, ricerche vocali disarmoniche al limite della stonatura e uno stile “black” che si rifà alle asprezze di James Brown. La narrazione di Dalla è un caleidoscopio di ritmi e stili differenti: il blues, il rock, il soul, il rhythm and blues, lo stomp, la ballata melodica e lo spettacolo, grazie anche alla presenza dell'attore, si fa portavoce di tutte queste anime diverse.
Il titolo è non casualmente dedicato all’album omonimo del ’77, il primo per lui come paroliere. Ed è un esordio folgorante: “Come è profondo il mare” è un disco potente di storie quotidiane a sfondo autobiografico, graffianti, malinconiche, irriverenti. Un mare profondo in cui tutto sembra voler confluire, così come la vita, sacro e profano a braccetto da sempre e per sempre.
Pietro Sinigaglia (voce e corno francese) Gloria Clemente (pianoforte, tastiere e voce) Davide L’Abbate (chitarre)
Andrea Cozzani (basso elettrico)
Paolo Meneghini (batteria)
con Roberto Alinghieri, voce recitante
6 luglio – Teatro degli Impavidi, ore 21.30
MONI OVADIA
Iliade un racconto mediterraneo
L’ira di Achille
un progetto di Sergio Maifredi/ Teatro Pubblico Ligure
Iliade è il big bang della letteratura occidentale. Nei suoi versi sono racchiusi i geni di tutti i miti, di tutti gli eroi. Achille, Agamennone, Aiace ed Ettore ma anche Odisseo, a cui lo stesso Omero dedicherà l’altro grande codice della nostra cultura: l’Odissea. Ma anche Enea che, profugo, in fuga dalla propria città in fiamme, si vedrà affidato da Virgilio la responsabilità di portare sulle proprie spalle Anchise, il padre, la storia, la sua storia che è la storia vista dalla parte sbagliata, dalla parte di chi è stato sconfitto, e per mano il figlio, il futuro, la fondazione, Roma che fonderà e l’Impero che ci porta ai nostri giorni. Iliade è un racconto della prima guerra del Mediterraneo, il mare con le terre conosciute intorno, quindi la prima guerra mondiale. Iliade è l’archetipo, il paradigma delle guerre che verranno. Nei suoi versi ci sono il conflitto, l’ira, l‘eroismo, il dolore, il rancore, l’amore, il sangue, le armi, la paura, le madri, le spose, i padri, i figli ma soprattutto vi è la morte. La nera morte umanamente temuta, la bella morte eroicamente cercata. La morte che è fine di tutto e per questo impone i “patti di pace” come catarsi finale, del poema e della vita.