Venerdì 1° luglio, alle 18, nella sala consiliare del Comune di Sarzana, il Centro di formazione e cultura "Niccolò V" e il Centro studi lunensi invitano tutti ad un incontro culturale sul tema "L'eredità di Luni: nuovi studi sulla pieve di Sant'Andrea di Sarzana".
"L'obiettivo - spiegano i responsabili delle due associazioni culturali Egidio Banti e Maria Silvia Lusuardi - è quello di compiere un ulteriore passo avanti verso la coscienza comune di quello che può ben essere definito un 'museo diffuso'. Sarzana, erede diretta di Luni, contiene all'interno del perimetro delle antiche mura (ed anche subito all'esterno, come nella chiesa di San Francesco), tesori artistici e culturali molto preziosi, che devono essere valorizzati".
L'iniziativa di venerdì si colloca all'interno di due progetti culturali presentati dal "Niccolò V" nell'anno in cui è stata completata l'edizione digitale del Codice Pelavicino, a cura di Enrica Salvadori: un'opera molto significativa, che sta già portando i suoi frutti grazie alla possibilità di consultare e di approfondire online testi millenari che descrivono e quasi fanno "rivivere" la storia di Sarzana nel Medioevo.
I due progetti sono "Call for ideas" del Comune di Sarzana e "Alle radici di Sarzana e della Lunigiana", approvato e sostenuto dalla Fondazione Carispezia nell'ambito del "bando aperto" 2022 per le attività culturali.
Venerdì pomeriggio, dopo il saluto del sindaco Cristina Ponzanelli e del presidente del capitolo monsignor Piero Barbieri, ci saranno l'introduzione di Egidio Banti e quindi le relazioni di Maria Silvia Lusuardi, docente emerito di Archeologia medievale all'Università Cattolica di Milano, e di Elisa Del Galdo, studiosa e ricercatrice, che nei mesi scorsi ha effettuato studi e rilevazioni sull'antica fornace per le campane visibile nella cripta della pieve di Sant'Andrea.
Tutti sono invitati. nell'ambito di un progetto che, come detto, intende valorizzare ed attualizzare la storia millenaria della città e della vallata.