L'Associazione Firmafede - che gestisce il Museo Diocesano di Sarzana (l'unica istituzione museale della Val di Magra) - estende il proprio raggio d'azione come agenzia culturale a servizio della Città.
È di queste ore la notizia che la Segreteria generale del Ministero dei Beni Culturali retto da Dario Franceschini ha dichiarato ammissibile ad un sostanzioso finanziamento del Fondo Cultura (in ragione di 100.000 euro) un progetto triennale predisposto dall'Associazione Firmafede e coproposto insieme al Comune di Sarzana per il restauro, la conservazione, la digitalizzazione e la valorizzazione della ricca documentazione, custodita oggi in modo sommario, dell'archivio Storico del Comune di Sarzana che accoglie anche l'archivio dell'Opera di S.Maria e di S.Andrea e quello dell'antico ospitale di S.Lazzaro.
Il complesso intervento, che vedrà all'opera per tre anni due archiviste (Paola Cervia e Francesca Pisani), una restauratrice (Stella Sanguinetti) e una fotografa (Daniela Antonucci) che hanno cooperato nella stesura del progetto, consentirà di rendere pienamente fruibile per la consultazione quei preziosi fondi archivistici e di mettere a disposizione di studiosi, storici e studenti, dopo averlo catalogato, un patrimonio documentario finora in parte sconosciuto, in parte dimenticato, in parte indecifrabile. E ciò aprirà nuove finestre di conoscenza sulla storia della Città fin dal lontano Medioevo, sulle sue istituzioni civili e religiose, su vicende note della sua storia, sul suo patrimonio artistico e monumentale ma anche sull'organizzazione sociale, sugli usi e sui costumi della Comunità sarzanese attraverso i secoli.
Determinante per la redazione del progetto è stato il sostegno della dottoressa Francesca lmperiale, Direttrice della Soprintendenza Archivistica di Genova.
L'idea di proporre il progetto che è stato oggi generosamente finanziato dal Mibac è stata della dr.ssa Barbara Sisti, storica dell'arte e Direttrice del Museo Diocesano, che lo ha poi elaborato e redatto insieme al suo staff perché venisse poi congiuntamente proposto dall'Associazione Firmafede insieme al Comune di Sarzana.