Nella splendida cornice del borgo delle Grazie, con la palizzata illuminata sino al santuario di Nostra Signora delle Grazie, si è tenuta la conviviale degli auguri dell'Accademia del Gusto. La serata è stata organizzata dagli accademici Antonella Simone e Flavio Foce al ristorante della Baia.
"Il Natale significa, letteralmente, nascita – ha spiegato il presidente del club gastronomico Nicola Carozza, porgendo gli auguri ai numerosi accademici presenti - Al tempo dei romani questo giorno coincideva con il Dies Natalis Solis Invicti che celebrava dopo il solstizio d'inverno la rinascita delle ore di luce. Ma il Natale acquisisce un nuovo e pieno significato con il cristianesimo. Indica l'incarnazione, la nascita di Gesù bambino, il Dio che si fa carne. Segno di nascita, di salvezza e pace per il mondo. Il Natale è anche la festa della famiglia, simboleggiata nel presepio e tradizionalmente si festeggia a casa, con la cena tutti insieme gustando i piatti della tradizione. Speriamo che questo Natale segni un momento di rinascita della comunità dopo l'emergenza pandemica che ci ha fatto riscoprire il vero senso delle cose e dell'amicizia".
Nel corso della serata è stato servito agli accademici un ricco menu di pesce sotto l'attenta supervisione del direttore dell'Hotel della Baia, Antonino Sgarlata, e dal maitre Giovanni Smecca: applausi all'arrivo delle due grosse ombrine all'isolana servite con contorno di patate di Pignone. Durante la cena gli accademici sono stati allietati da un simpatico gioco organizzato dagli accademici Alberto e Maria Grazia Ascari, con l'estrazione a sorte di ricchi premi offerti dalla gioielleria Fregni.
La conviviale natalizia si è conclusa con il tradizionale panettone con crema di vaniglia calda e un brindisi introdotto dall'accademico Roberto Colombo: calici alzati per augurare a tutti buon Natale e felice anno nuovo.