L’Alpinista lenta Mara Giusti, dell’associazione Mangia Trekking, va creando un piccolo movimento sportivo-culturale creativo. Mentre sale sulle montagne crea delle piccole opere d’arte, delle vere e proprie icone che testimoniano il passaggio dell’uomo. Usa materiali naturali e riciclati.
Animati da passione per il movimento negli ambienti naturali, sportivi come Mara Giusti avvertono il significativo valore terapeutico dell’alpinismo lento. In sintesi queste icone divengono testimonial di uno sport accessibile a tutti che dona una serenità ed una forza interiore non comuni. Ormai conosciuti in tanti luoghi delle Alpi, dell’Appennino Tosco Emiliano, delle Alpi Apuane, della Lunigiana e della Val di Vara, fino ai sentieri delle Cinque Terre e di Porto Venere, sono divenuti portatori di uno stile di vita connesso con l’alpinismo lento, gli ambienti naturali, l’alimentazione genuina e biologica e la religione.
In sintesi si va creando un interessante gruppo di persone del Mangia Trekking, di cui fanno parte anche autorevoli sportivi e professionisti anche del FAI, che si muovono sulle montagne cercando materiali da valorizzare, ed anch’essi poi collaborano a produrre particolari oggetti che caratterizzano la montagna, magari anche per pochi giorni, come avviene con le “forme di ghiaccio”.
Essi affermano che lo sport e l’attività fisica sono anche un modello turistico sportivo che vuol valorizzare la cultura e le tradizioni dei territori: piccoli oggetti (apparentemente insignificanti e magari neanche tanto belli), se ben lavorati ed assiemati con attenzione, possono raccontare la storia di un territorio, di “un Mondo”.