“Ritornare è commovente, una volta non ero facile alle lacrime, ma adesso vedo che mi commuovo più spesso. Legati a questa città ho tanti ricordi belli. Mio padre aveva un’osteria e tutte le sere accoglieva i picchiettini e gli serviva la cena anche fino a mezzanotte. Noi attori vendiamo parole, parole che significano cultura e spero che questa città torni sempre di più alla cultura. Sono tornato con curiosità anche per la prima produzione teatrale originale del Teatro Civico. Avete Alessandro Magi, un valoroso regista e organizzatore, tenetevelo stretto!”.
Eros Pagni ha commentato così il suo ritorno alla Spezia. Pagni è nato alla Spezia e fin dalla gioventù ha sempre nutrito una grande passione per il teatro e la recitazione. All’età di diciassette anni viene ammesso all’Accademia di Arte Drammatica di Roma dove si diploma nel 1959. Inizia a lavorare al Teatro Stabile di Genova partecipando ad opere teatrali di Gogol, Pirandello, Goldoni, Shakespeare, O'Neill, Molière. Si dedica anche al doppiaggio e alla recitazione cinematografica. Molto nutrita è la sua filmografia: ha lavorato tra gli altri anche con Lina Wertmuller, Massimo Castri, Ettore Scola con il cui film “La Cena” vince il Nastro d’Argento. Nel 2006 vince il Premio “E.T.I. Gli Olimpici del teatro” come miglior attore per la sua interpretazione di Willy Loman in Morte di un commesso viaggiatore, per la regia di Marco Sciaccaluga, regista con cui ha avviato negli ultimi anni una fruttuosa collaborazione artistica. Nel 2008 riceve dal pubblico italiano il “Premio Gassman” come miglior attore per lo spettacolo La famiglia dell'antiquario di Carlo Goldoni.
“Mancavo da un po' e ritornare a casa è tutte le volte un’emozione – ha aggiunto l'attore – e anche questa volta più che mai perché questa città ha deciso di conferirmi un meraviglioso riconoscimento, la mia gioia è totale. Spero di restituire con degli spettacoli che lascino un buon ricordo. Di questa città porto sempre nel cuore la spensieratezza, la fatalità, il gioco della vita. Lo spezzino medio ai miei tempi giocava con la vita, sperava sempre in un futuro migliore e si esprimeva con parole che non erano da tutti. Si può dire che fossero tutti dei poeti mancati e, tra loro, c’erano anche tanti geni incompresi! Ai miei tempi l’attività musicale era molto sostenuta, non so se qualcuno ricorda la corale della città con il Maestro Gavarrini, il Maestro Solinas. Poi a poco a poco si è diradato questo interesse, le generazioni ovviamente sono cambiate, come pure gli interessi e un po' tutto è mutato. Spero che questa città torni sempre di più alla cultura”.
Eros Pagni aprirà con lo spettacolo “La notte dell’Innominato” (mercoledi 10, giovedi 11 e venerdi 12 novembre) il cartellone del Teatro Civico, interpretando l’Innominato manzoniano nella sua notte più difficile. Quella dell’Innominato è una notte infinita, interminabile, la notte dell’arrivo di Lucia al castello. I due protagonisti di questo straordinario viaggio mentale, ideato dal Manzoni nel suo capolavoro e riscritto oggi per la scena, si muovono in questa notte che sembra perenne. L’Innominato fa i conti con sé stesso, con la sua mancanza di fede, la sua ambizione, la sua finitezza. Questa notte eterna, vera protagonista del testo, avvolge tutti i personaggi, li rende incerti, ansiosi, fragili, muta le loro convinzioni, li spinge a compiere azioni impensabili. Gianluigi Fogacci, Valentina Violo e Simone Ciampi affiancheranno Eros Pagni.
Questa sera l'attore spezzino ha ricevuto anche un secondo riconoscimento, il “Dante d’Argento” consegnato dal presidente dell’Associazione Dante Alighieri della Spezia Pietro Balbi: “La nostra Associazione consegna ogni anno il Dante d’Argento ad un personaggio che nel corso degli anni abbia dimostrato una profonda dedizione alla crescita culturale e sociale del nostro Paese e abbia dato un contributo attraverso le proprie azioni alla conoscenza della nostra città”.