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"Lo Spazio Inventato": letteratura e performance sulle scalinate storiche per costruire la Città Ideale In evidenza

Al via l'11 luglio la prima delle quattro serate della manifestazione "Lo spazio inventato", che si svolgerà nella suggestiva cornice delle scalinate storiche della Spezia e che vedrà avvicendarsi grandi scrittori e artisti italiani e internazionali.

Lo Spazio Inventato è un'iniziativa promossa dalla Fondazione Carispezia, in collaborazione con Carispezia Gruppo Cariparma-Crédit Agricole, Comune della Spezia e Istituzione per i Servizi Culturali. La manifestazione ideata da CastelloInMovimento con la direzione artistica di Benedetta Marietti e Maddalena Fossombroni deriva dall'esperienza di residenza internazionale di scrittori e artisti di cui è direttore Pietro Torrigiani, che ha sede nel Castello di Fosdinovo.

Fondazione Carispezia ha inteso avviare questa iniziativa portando avanti il percorso di valorizzazione degli spazi cittadini, iniziato nel 2009 con i concerti al Palco della Musica e proseguito negli anni successivi con una serie di iniziative culturali e artistiche mirate alla valorizzazione del quartiere Umbertino.

Tema della manifestazione è lo spazio urbano, vale a dire la ricostruzione, tramite la letteratura, l'arte, la musica e il cinema, di una sorta di "città ideale" attraverso luoghi simbolici e spazi rappresentativi della comunità – la Stazione, la Strada, il Fiume, il Porto – che faranno da filo conduttore delle quattro serate.

Saranno presenti alla Spezia il premio Pulitzer americano Elizabeth Strout, la musicista e performer inglese Mira Calix, lo scrittore inglese Tim Parks, da tanti anni residente in Italia, alcuni dei più interessanti e apprezzati scrittori italiani (Fabio Genovesi, Matteo Nucci, Francesco Pacifico, Giorgio Vasta) e alcuni degli artisti più originali degli ultimi anni (Emanuele Becheri,

Riccardo Benassi, Alessandro Carboni, Zapruder Filmakersgroup), che immagineranno attraverso interventi inediti – e ciascuno tramite il proprio linguaggio – uno spazio urbano.

Le contaminazioni tra letteratura e performance artistiche (arte, musica, proiezione di film e documentari tematici) che si sviluppano in uno spazio reale della città – le scalinate storiche, patrimonio culturale della Spezia – oltre a rappresentare un format inedito che ha l'obiettivo di valorizzare il contesto urbano, contribuiranno a stimolare il pubblico, che condividerà lo stesso spazio fisico ma nello stesso tempo assisterà alla creazione di un luogo nuovo, immaginato e tutto da scoprire. In una parola: inventato.

Programma

Tutte le serate alle ore 20,30 – degustazioni a cura di Slow Food Condotta del Golfo dei Poeti, Riviera Spezzina, Cinque Terre, Val di Vara.

Giovedì 11 luglio - la STAZIONE - Scalinata Fillia
ore 21 – Tim Parks: Italian Ways: On and Off the Rails from Milan to Palermo
ore 21,30 – Elizabeth Strout (traduzione in simultanea di Marina Astrologo): I ragazzi Burgess
ore 22,30 – Zapruder Filmmakersgroup: Spell proiezione 3D
Sezione video in simultanea (dalle 22 in poi): Let there be Whistleblowers (2005) di Ken Jacobs con introduzione di Rinaldo Censi

Giovedì 18 luglio - la STRADA - Scalinata Quintino Sella
ore 21 – Matteo Nucci: Ermes, Atena e i "sentieri di mare" di Odisseo
ore 21,30 – Emanuele Becheri: performance multimediale e sonora
ore 22,00 – Riccardo Benassi: video arte
Sezione video in simultanea (dalle 22 in poi): Let's fuuuuck! I'll fuck anything that mooooves! di Anna Franceschini (2011)

Giovedì 25 luglio - il FIUME - Scalinata Fillia
ore 21 – Fabio Genovesi: Esche vive
ore 21,30 – Giorgio Vasta: Fluidofiume
ore 22 – Alessandro Carboni: Learning Curves/Magra performance multimediale e audio installazione

Sezione video in simultanea (dalle 22 in poi): H2O (1929) di Ralph Steiner

Giovedì 1 agosto - il PORTO - Scalinata Fossati
ore 21,00 – Francesco Pacifico: Mangiare calamari fritti con i genitori
ore 21,30 – Mira Calix: performance musicale
Sezione video in simultanea (dalle 22 in poi): Impressionen vom alten marseiller Hafen (1929) di Lazlo Moholy-Nagy. A seguire proiezione integrale dei quattro video tematici della manifestazione.

Tutti gli incontri sono gratuiti.

In caso di pioggia gli eventi sono spostati all'interno della Fondazione Carispezia, via Domenico Chiodo 36, La Spezia.

Si ringraziano per il coinvolgimento nella manifestazione le librerie Contrappunto e Ricci; Slow Food Condotta del Golfo dei Poeti, Riviera Spezzina, Cinque Terre, Val di Vara; Boss (acronimo dei locali Btomic, Origami Alternative Live Club, Shake Club e Skaletta Rock); il Centro giovanile Dialma Ruggiero.

Per informazioni:
Francesca Pautasso – tel 345 9457062 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Benedetta Marietti – tel 335 5214064 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
CastelloInMovimento – tel 0187 680013 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.facebook.com/lospazioinventato
www.twitter.com/@lospazioinventato

BIOGRAFIE

Tim Parks (Manchester, 1954) è uno scrittore e giornalista inglese, e professore presso l'Università IULM di Milano. Dal 1981 vive in Italia. Ha tradotto dall'italiano in inglese romanzi di Alberto Moravia, Italo Calvino, Antonio Tabucchi e Roberto Calasso. È autore di numerosi romanzi e saggi di carattere letterario tra i quali ricordiamo Europa, finalista al Booker Prize nel 1997. Il suo ultimo romanzo pubblicato in Italia si intitola Il sesso è vietato (Bompiani 2013). In Inghilterra è uscito il 3 giugno di quest'anno Italian Ways: On and Off the Rails from Milan to Palermo (W.W. Norton & Company). Bompiani ha pubblicato, tra gli altri, Italiani, Un'educazione italiana, Tradurre l'inglese. Con Mondadori sono usciti La fortuna dei Medici. Finanza, teologia e arte nella Firenze del Quattrocento e Insegnaci la quiete. Tim Parks collabora con diverse testate italiane, inglesi e americane, tra cui il "New Yorker" e "The Guardian".

Rinaldo Censi collabora con la Nuova Accademia di Belle Arti Milano (NABA). Scrive per il quotidiano Il Manifesto e per diverse riviste specializzate (Cineforum, Filmcritica, www.doppiozero.com). Ha partecipato a diversi volumi collettivi e ha scritto due libri: Formule di pathos. Genealogia della diva nel cinema muto italiano (Cattedrale, Ancona, 2008), e Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (Doppiozero, 2013 – ebook). Collabora con la Fondazione Cineteca di Bologna per cui ha curato il DVD delle Histoire(s) du cinéma di Jean-Luc Godard. Come "Film programmer" ha curato diverse rassegne cinematografiche. Ha tradotto alcuni libri.

Elizabeth Strout è tra le più importanti autrici statunitensi contemporanee. È nata a Portland, nel Maine, nel 1956, e da quasi trent'anni si è stabilita a New York. Il suo romanzo più noto, bestseller del New York Times, Olive Kitteridge (Fazi Editore), ha vinto, tra i tanti premi letterari, il Premio Pulitzer nel 2009, il Premio Bancarella nel 2010 e il Premio Mondello nel 2012, ed è stato finalista al National Book Critics Circle Award. Dell'autrice Fazi Editore ha pubblicato anche i romanzi Amy e Isabelle, Resta con me e il recente I ragazzi Burgess.

ZAPRUDERfilmmakersgroup è un art-film venture fondata nel 2000, da David Zamagni, Nadia Ranocchi e Monaldo Moretti con lo scopo di produrre e distribuire i progetti filmici del gruppo. Le collaborazioni teatrali (Motus, Fanny & Alexander, Societas Raffaello Sanzio) e la pratica artigianale e autarchica di produzione si riflettono in un percorso deviato, trasversale, in cui ricorrono le tecniche del cinema delle origini e i dispositivi di visione fuori formato.
Selezione festival
2012 Festival del cinema di Roma, Roma; Drodesera, Dro, Trento; Rotterdam film Festival, Bakuon, Tokyo; Seoul FilmFestival, Seul; Nowe Horyzonty, Breslavia (PL), Image Forum, Tokio; Rockland short (Rockland, Maine USA); Santarcangelo Festival (RN); 2011 Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, Venezia; Oberhausen Kurzfilmtage, Oberhausen; Netmage, Bologna; Festival du nouveau cinema, Montreal; Kansk film Festival, Mosca, Kansk (RU); Rencontres Internationales Paris/Berlin/ Madrid; 2010: Steirischer Herbst Festival, Graz. 2008: Transmediale, Berlino.
Selezioni mostre - 2013: Wro Biennale, Wroclaw (PL); 'Yes Sir, I can Boogie' Careof, Milano 2012: Lo sguardo espanso. Cinema d'artista italiano 1912-2012, Fondazione Rocco Guglielmo, Catanzaro. 2011: Sezione Present future, Artissima 11 Torino. 2010: VideoReport Italia 2008_09, Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Monfalcone; Una certa idea dell'Italia, Interzona, Verona. 2009: Art Fall 09 - Ferrara Contemporanea, PAC, Ferrara. 2006: Neverending Cinema, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento.
Premi - 2011 68 Mostra del Cinema di Venezia Premio Persol 3D; I've seen Films Festival (Milano) per il progetto Chiavi in mano (All Inclusive e Joule); 2010 Premio "Lo Straniero" 2010; 2006 Premio Riccione TTV Performing Arts on screen per 'Morning Smile' 2002 48 Oberhausen short film festival per 'Spring Roll'

Matteo Nucci (Roma, 1970) ha studiato il pensiero antico, ha pubblicato saggi su Empedocle, Socrate e Platone e ha curato una nuova edizione del Simposio di Platone (Einaudi, 2009). Recentemente è uscito il saggio Le lacrime degli eroi, dedicato al pianto nei poemi omerici. Ha pubblicato i romanzi Sono comuni le cose degli amici, finalista al Premio Strega 2010, e Il toro non sbaglia mai (2011), entrambi con Ponte alle Grazie. I suoi racconti sono apparsi in antologie e riviste (soprattutto "Il Caffè Illustrato" e "Nuovi Argomenti") mentre gli articoli e i reportage di viaggi escono regolarmente su "Il Venerdì di Repubblica" e "Il Messaggero".

Emanuele Becheri (Prato, 1973) ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Dopo alcune mostre personali e collettive in vari spazi pubblici e privati inizia un percorso che lo porterà ad essere invitato in Musei e Fondazioni di rilievo sia in Italia SIA in Europa. Il suo lavoro mostra nel complesso un'idea di disegno espanso attraverso varie modalità e mezzi diversi. Becheri considera il suo punto di partenza una serie di "Disegni tattili" (2004-2005), prodotti in completa cecità dimostrando il relativo controllo che l'artista ha sull'opera; i lavori successivi sono costituiti da alcune grandi carte preventivamente accartocciate definite "Rilasci" (2007), che vengono poi disposte in verticale e quindi abbandonate alla sola forza di gravità. Con "Shining" (2007) la perdita di autorità sull'opera è ancora più decisiva: l'artista espone enormi fogli di carta in cui ha lasciato vagare delle chiocciole che hanno impresso il loro segno luccicante. Nei lavori successivi la traccia sonora in presa diretta di autocombustioni di accendini (Time out of joint 2008) rivelerà mondi di suoni insospettabili. I lavori successivi si concentreranno sul gesto stesso di fronte a una telecamera fissa o impaziente... dove il gesto, come era avvenuto nelle prime prove, diventerà ancora una volta il centro della ricerca. I suoi ultimi lavori sono focalizzati sulla sperimentazione musicale live da solo o in collaborazione con altri musicisti.
Riccardo Benassi (Cremona, 1982). Artista visivo. Nasce in Italia nel 1982, cresce a Cremona, sulle rive del fiume Po, e al momento vive e lavora a Berlino. Muovendosi tra ricerca sonora e visuale dà vita a video, ambienti, installazioni e performance che celebrano e indagano la disfunzione tecnologica e il corto-circuito semantico e associativo. Fa dell'architettura uno strumento immaginativo che la rende un metronomo sociale, volto alla definizione dell'impercettibile erosione sugli avvenimenti provocata della storia. Fra gli agitatori della scena della musica sperimentale underground, dal 2004 è ideatore e promotore insieme a Valerio Tricoli del progetto Phonorama, live electronics collaborativo. Nel 2006 fonda a Berlino con Claudio Rocchetti il duo audio-visivo OLYVETTY. Tra le mostre recenti: le personali Attimi Fondamentali con Piero Frassinelli / Superstudio (Museo Marino Marini, Firenze 2011), 1982 (Macro, Roma 2010), Autostrada Verticale (PAC, Ferrara 2009), e le esposizioni collettive Emerging Talents (CCCS, Firenze 2011) e Elusive a cura di Jimmie Durham (Radio Arte Mobile, Roma 2011).
Fabio Genovesi (1974) è nato e vive a Forte dei Marmi. Ha scritto il romanzo Versilia Rock City (Transeuropa 2008, nuova edizione Mondadori 2012) e il saggio cult Morte dei Marmi (Laterza 2012). Esche vive, suo secondo romanzo, è tradotto in dieci paesi tra cui Stati Uniti e Israele. Collabora con il «Corriere della Sera» e «Glamour». Ha scritto soggetti per il cinema, spettacoli teatrali, reportage per «Rolling Stone» e altre riviste musicali, e tradotto autori di culto come Hunter S. Thompson, Barry Gifford, Lee Ranaldo e Les Claypool.
Giorgio Vasta (Palermo, 1970) vive e lavora a Roma. Ha pubblicato il romanzo Il tempo materiale (minimum fax 2008, Premio Città di Viagrande 2010, Prix Ulysse du Premier Roman 2011, pubblicato in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Spagna, Ungheria, Repubblica Ceca, Stati Uniti e Inghilterra, selezionato al Premio Strega 2009, finalista al Premio Dessì, al Premio Berto e al Premio Dedalus), Spaesamento (Laterza 2010, finalista Premio Bergamo, pubblicato in Francia), Presente (Einaudi 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori). Collabora con "la Repubblica", con il "Sole 24 ore" e con "il manifesto", e scrive sul blog letterario minimaetmoralia.com. Nel 2010 ha vinto il premio Lo Straniero e il premio Dal testo allo schermo del Salina Doc Festival.

Alessandro Carboni (Cagliari, 1974) rivolge i suoi percorsi di ricerca verso studi teorici e pratici. La sua esperienza, maturata come artista visivo e performer, si concentra sul corpo e la sua relazione con lo spazio. Le sue ricerche si sono consolidate nel corso degli anni attraverso pratiche che si avvicinano alla scienza (in particolare alcune delle ricerche svolte in architettura, geografia urbana, sui processi cognitivi e sulla teoria dei sistemi complessi). Negli ultimi anni, ha sviluppato diversi progetti, mostre e spettacoli in festival, musei e gallerie in Europa, Stati Uniti, Hong Kong, India e Cina. La sua attività si esprime anche attraverso l'insegnamento e la ricerca presso la Scuola di Architettura di Hong Kong e il progetto di ricerca Complex Body Networks. Nel 2012 ha presentato la performance Learning Curves, Kaitak River, alla XIII Biennale di Architettura di Venezia.
Francesco Pacifico (1977) è nato e vive a Roma. Ha pubblicato i romanzi Il caso Vittorio (minimum fax, 2003), Storia della mia purezza (Mondadori, 2010) e la raccolta di saggi Seminario sui luoghi comuni, imparare a scrivere (e a leggere) con i classici (minimum fax, 2012). Ha tradotto fra gli altri F. Scott Fitzgerald, Henry Miller, Dave Eggers, Rick Moody, Kurt Vonnegut. Collabora con Repubblica, Studio, IL. È uno dei caporedattori di "Nuovi Argomenti".
Mira Calix, al secolo Chantal Passamonte, nata in Sudafrica ma trasferitasi in Inghilterra fin dai primi anni '90, ha iniziato la sua carriera nel solco del filone IDM – intelligent dance music: ovvero lì dove l'elettronica arriva a viaggiare ben oltre i confini del dancefloor per diventare un organismo complesso, sfaccettato, dai mille risvolti. Il suo tocco particolare, sospeso tra delicatezza e intricate ricercatezze, la pone subito al centro dell'attenzione: il suo debutto "One On One" del 2000 riceve ottime recensioni da tutti i media specializzati. Con "Skimskitta" (2003) e ancora di più con la duratura e proficua collaborazione con la London Sinfonietta Orchestra che il suo profilo artistico guadagna una consacrazione definitiva: trova infatti il modo di mettere in comunicazione la galassia della musica elettronica più avanzata col mondo della classica contemporanea e della cultura alta, una strada che la porterà negli anni a suonare in posti di assoluto prestigio come la Royal Festival Hall (presentando una reinterpretazione del "Miserere" del XVII secolo opera del compositore italiano Allegri) o a collaborare assieme a Gavin Bryars con la Royal Shakespeare Company, senza contare inoltre il British Composer Award e il Royal Philarmonic Society Award vinti nel 2009 grazie all'opera "My Secret Heart". Il cuore creativo di Mira Calix resta però sempre legato in primis alle sonorità digitali, con uscite discografiche – tutte su Warp, la label di Aphex Twin, Squarepusher e molti altri – quali gli album "Eyes Set Against The Sun" e "Lost Foundling 1999-2004" (materiale assemblato con Mark Clifford dei Seefeel uscito nel 2010) che insieme ai vari ep usciti negli anni l'hanno sempre più definita come una delle voci più importanti dell'elettronica contemporanea. Più importanti, e più originali: Mira Calix è infatti in grado di combinare nella sua musica con particolare originalità respiro umano e geometrie digitali, anche giocando a prendersi rischi artistici bizzarri come in "Nanu", storica composizione per computer ed insetti vivi.

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