Tali scavi stanno portando in luce importanti elementi della storia e dell’organizzazione urbanistica di un quartiere ad oggi non indagato. Delle due domus già identificate nelle campagne precedenti, in quella meridionale in questi giorni sono stati rinvenuti ricchi pavimenti negli ambienti di rappresentanza, costruiti in opus sectile (mattonelle in pietre policrome disposte a formare motivi geometrici) e in mosaici a motivi floreali e geometrici in tessere bianche e nere.
Le due domus, costruite intorno alla metà del I sec.a.C., erano affacciate sul Cardo Massimo, una delle strade principali della città, e affiancata alla domus meridionale è stata individuata anche parte di una taberna (bottega) che ugualmente prospettava sul Cardo. Di questa domus si sta inoltre portando in luce il peristilio (giardino interno con portico a colonne).
Gli scavi evidenziano le dinamiche di distruzione della domus, che nella seconda metà del I sec.d.C. venne cancellata per la costruzione di un tempio, circondato da un portico, che si impostò direttamente sui pavimenti sopra descritti. Di tale tempio rimangono soltanto le fondazioni perché la struttura risulta demolita, con tutta probabilità nel IV-V sec.d.C., quando l’area era comunque abitata, e forme di insediamento sono documentate anche in epoca bizantina e longobarda sino al fine VII sec.-inizi VIII.
Gli archeologi vi aspettano sul sito per mostrarvi questi edifici e i relativi manufatti e raccontarvi le storie degli uomini e delle donne che qui sono vissuti.
Una finestra sul passato: riemergono le case dell'aristocrazia
VISITE AGLI SCAVI DI LUNI a cura dell'Università di Pisa
Sabato 16 ottobre | ore 15.00 - 18.30
prenotazione obbligatoria www.musei.liguria.beniculturali.it/luni-scavi
Ingresso con biglietto del museo | intero 4 €, ridotto 2 € (18-25 anni), gratuito minori 18 anni.
Necessari mascherina e Green Pass