Il 2021 è l'anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, avvenuta tra il 13 e il 14 settembre del 1321, e per questo è stato proposto dal Ministero della Cultura come l'anno dedicato al Sommo Poeta. In tutta la penisola un fittissimo calendario di eventi in suo onore anche come occasione per approfondire la conoscenza di una delle voci poetiche più famose del mondo.
Levanto non ha perso l'occasione di celebrarlo posizionando una panchina commemorativa a forma di libro sulla passeggiata mare “La Pietra”. La seduta riporta il classico profilo dell'Alighieri e la parte del Canto XXVI dell'Inferno dedicata a Ulisse.
Ha già attirato l'interesse di molti, numerose le foto dei turisti e non solo, anche se non sono mancati i “mugugni” via social.
Molti non sono a conoscenza del forte legame del Sommo Poeta con il nostro territorio, menzionato spesso nella Divina Commedia. Nel 1306, arrivato in Lunigiana su invito dei Malaspina, fu l'artefice della pace tra i marchesi e i vescovi di Luni, da anni in guerra.
“Diversi comuni – spiega il sindaco Luca Del Bello - hanno organizzato delle rassegne culturali, il Covid, a complicare le cose, ci ha portato a fare una cosa più simbolica così da poter in qualche modo rendere omaggio a Dante. La panchina doveva arrivare a inizio estate ma sempre per il Covid c'è stato un ritardo.
Abbiamo scelto la parte del canto XXVI dell'inferno che parla di Ulisse perché c'è una bella frase che parla del mare ed è proprio per il mare che abbiamo visto un nesso con la nostra cittadina. Per quanto riguarda la collocazione, essendo una panchina commemorativa, doveva essere messa in un punto strategico di forte passaggio e visibilità. Centinaia di persone si sono già fermate a farci la foto, turisti e levantesi, c'era addirittura la coda delle persone che scendevano dal battello.
Quest'iniziativa, infatti, voleva in qualche modo creare anche una visibilità turistica”.