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A ‘Percorsi’ Ferrario e Vergassola raccontano le disparità di genere, con amara ironia

Questa sera, per l’ultima giornata della 2ª edizione di ‘Percorsi’, tre appuntamenti in programma.

A ‘Percorsi’ Ferrario e Vergassola raccontano le disparità di genere, con amara ironia A ‘Percorsi’ Ferrario e Vergassola raccontano le disparità di genere, con amara ironia

L’Italia come Malta e Cipro per occupazione femminile. Su questa e altre considerazioni poco confortanti, almeno per il pubblico femminile, si è basata la terza serata di ‘Percorsi’ condotta da un Dario Vergassola in grande forma insieme alla giornalista e conduttrice RAI Tiziana Ferrario, tra i volti più amati dell’informazione televisiva italiana.

Prendendo le mosse dal suo ultimo libro “Orgoglio e pregiudizi”, Ferrario ha raccontato le donne di oggi, tra discriminazioni e voglia di parità, incalzata dalle domande ironiche del comico spezzino che ha strappato fragorose risate nella platea di Piazza della Pace, stemperando una tematica tutt’altro che leggera.

L’argomento della serata di ieri sabato 7 agosto, e cioè le relazioni nel contesto internazionale, ha preso quindi la forma della disparità di genere che ancora oggi, benché se ne parli sempre di più negli ambienti politici così come nei salotti tv, stenta a trovare una soluzione definitiva, a causa dei troppi retaggi culturali. E la situazione in Italia è peggio che altrove. “Oggi c’è ancora chi vorrebbe rappresentare le donne come veline – esordisce Ferrario – facendo un torto alla realtà del Paese che è molto più avanti di come viene rappresentato. Ma bisogna fornire alle giovani donne modelli più edificanti di quelli attuali. Chi fa comunicazione ha una grande responsabilità in tal senso”.

Anche il giornalismo ha un ruolo chiave. “Titoli come patata bollente associato alla sindaca di Roma, piuttosto che episodi di femminicidio giustificati dalla gelosia dell’uomo, non devono più accadere – continua Ferrario – Così come devono cambiare molte cose anche nell’editoria, piena di donne comandate da uomini meno bravi di loro".

In sintesi l’amara realtà italiana – che registra un misero 48% di forza lavoro femminile contro il 70% di Paesi come Francia e Germania, per non parlare dei paesi nordici, modelli quasi inarrivabili di parità – ieri sera è stata così riassunta dall’ospite femminile: “Nascere uomo vuol dire nascere con dei privilegi e la cosa peggiore è che non tutti gli uomini ne sono consapevoli. Molti sono affetti da maschilismo asintomatico, “virus” che attacca anche molte donne, incapaci di fare squadra con altre.”

“Ma contro il modello machista, e tra l’uomo che non deve chiedere mai e io che supplico, esiste una via di mezzo?”, domanda Vergassola. “In effetti sì”, è la risposta della giornalista RAI che accende così un faro di speranza. “Esistono gli uomini nuovi, sono piuttosto giovani, 35-40enni e si dividono equamente i compiti con le partner, tra lavori domestici e cura dei figli. Confidiamo in loro e cerchiamo di sfruttare al meglio i soldi del PNRR, una grande opportunità, unica, una nuova sfida in cui le donne dovranno avere un ruolo fondamentale.”

Questa sera, per l’ultima giornata della 2ª edizione di ‘Percorsi’, tre appuntamenti in programma: alle 18.15 in Piazza della Chiesa, il laboratorio per bambini curato da Artebambini; alle 18.30 in Piazza della Pace, Alberto Pellai con Barbara Tamburini affronteranno il tema delle relazioni nella famiglia; e, infine, Beppe Severgnini insieme a Marco Ferrari parlerà di relazioni nella comunità, alle 21.30 sempre in Piazza della Pace.

Posti limitati. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: 0187 648366 / 335 5857488 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L’8 agosto per partecipare alle serate di ‘Percorsi’ sarà richiesto il green pass o l’autocertificazione di tampone covid-19 negativo.

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