Dal 2 Luglio al 12 Settembre torna a Levanto il Music Festival, che quest’anno compie trent’anni, dedicato al grande violoncellista Massimo Amfiteatrof che fece della cittadina ligure la sua residenza. Un cartellone ricchissimo, che propone un viaggio lungo quattro secoli di musica attraverso linguaggi ed esperienze musicali sempre diverse, dalla musica classica alle più disparate sperimentazioni con quindici concerti e dodici conversazioni sulla e con la musica ma anche giornate dedicate al violoncello e una grande sorpresa.
Il laboratorio di settembre per i ragazzi vedrà come protagonisti il pianoforte, le percussioni e gli archi evitando, per ragioni di Covid, gli strumenti a fiato.
Sedi del Festival saranno la Chiesa di Sant’Andrea, la Loggia Medioevale, la piazzetta della Compera e l’Auditorium della Ospitalia del mare. Sono ovviamente ancora in vigore i protocolli Covid e gli eventi sono gratuiti ma a numero chiuso con obbligo di prenotazione al 340-8186956.
In Chiesa è consentita la presenza di 120 persone mentre negli altri luoghi circa una sessantina. L’intero Festival verrà trasmesso anche in diretta sulla pagina Facebook e poi registrato sul canale You Tube.
Sul sagrato di Sant’Andrea si sono esibiti artisti di fama internazionale, come nel caso della pianista Marisa Candeloro che con Amfiteatrof aveva formato un Duo, ritornandovi più volte.
Quest’edizione 2021, oltre a portare artisti di particolare rilievo, ha coinvolto anche giovani promesse e ha l’obbiettivo di rendere l’estate una calamita musicale in grado di attrarre e coinvolgere appassionati e non, cittadini e turisti di tutte le età.
Il responsabile alla comunicazione, Paolo Marcesini, ha avuto anche l’idea di chiedere ai musicisti e ai partecipanti alla rassegna di sintetizzare in un post-it la loro personale definizione di musica.
“Vorremmo venisse colta maggiormente la particolarità e l’evidenza di questa offerta culturale così variegata – spiega Laura Canale di Officine del Levante - soprattutto per un paesino piccolo come Levanto, che mette a disposizione le sue bellezze ma che potrebbe essere un attrattore culturale di livello anche per un turismo di tipo diverso”.
“Questa trentesima edizione va doverosamente festeggiata ma, solo la dimensione della follia e tanta tenacia, assolutamente necessaria per un Festival, soprattutto in questa seconda estate Covid, ci hanno permesso di portare a termine l’organizzazione. Il programma è stato stabilito con Tiziana Canfora e Fausto Cosentino che sono i direttori artistici e devo dire che abbiamo un team di direzione piuttosto imponente tra comunicazione, addetto stampa, social media, responsabile del sito, parte tecnica, parte amministrativa e parte artistica”.
“La rassegna inizia con un omaggio a Massimo Amfiteatrof che a Levanto era molto conosciuto come uomo e niente come artista e musicista. Ho parlato con tutti coloro che lo hanno frequentato quindi abbiamo anche degli aneddoti divertenti da raccontare su di lui.
I concerti veri e propri saranno quanto di più variegato si possa immaginare, dai classici tipo il violoncello barocco e clavicembalo e grandi pianisti come De Maria e Bruno Canino, ai legami perduti fra la musica klezmer, il primo jazz, e lo swing zingaro manouche con i Ziganoff ma anche all’accostamento della musica popolare con la musica classica attraverso il gruppo Bellanöva, fino ad arrivare alle sperimentazioni degli Shahbazians con accostamenti tra orchestra moderna, musica elettronica ed elementi visivi e multimediali.
Non mancherà come tutti gli anni uno spettacolo sulla musica ma del tutto teatrale, dedicato in questo caso a Erik Satie, un burlesque surrealista, molto intellettuale in cui un pianista interagisce con due attori molto bravi”.