“Dei liguri apuani la Forma” è la personale di Carlo Bacci che sarà inaugurata sabato 3 luglio, alle ore 21:00, all’Oratorio in Selàa di Tellaro.
Compongono la mostra, organizzata dal Comune di Lerici, sette sculture e otto tele, che rappresentano la sintesi del rapporto tra il territorio e chi lo abita, espresso attraverso una forte simbologia che percorre tutte le opere.
Sarà infatti possibile riconoscere la farfalla dorata, raffigurazione del fenomeno archeo-astronomico visibile tra maggio e luglio ai Monti di San Lorenzo, e il pennato, falcetto utilizzato dai liguri apuani per molteplici finalità, tutte vitali, come il lavoro e la difesa.
"Dedico questa mia personale alle nostre radici terrestri e marine. Ai nostri antenati che hanno vissuto, combattuto e difeso una lingua di terra, non definita dalle cartine geografiche, che si estende dal mar Ligure all'Appennino Tosco Emiliano alle Alpi Apuane: i Liguri Apuani – spiega l’artista Carlo Bacci -. Zappe, forconi, vanghe e pennati sono i protagonisti della parte terrestre della mostra. Gli oggetti della tradizione contadina, da sempre presenti nelle mie opere, consumati dall'usura e dal tempo, passano da oggetto a soggetto, diventando i veri protagonisti della mostra. Come una sorta di suggestione fanciullesca, le sculture diventano una compagine. Alte, slanciate e fiere raccolgono l'essenza della tenacia del Ligure Apuano, fino a evocare le statue stele della Lunigiana”.
La parte marina della mostra è raccontata sulle tele dal mare verticale, elemento ricorrente nella produzione artistica di Bacci: una sorta di extraterrestre primitivo, pescioide, con gambe e due bocche che si trasformano di volta in volta a seconda di quello che vogliono raccontare.
“Questo mare verticale, che chiamo Forma da più di 20 anni, si muove nel tempo e nello spazio con me, è la sintesi del rapporto tra il territorio e chi lo abita” conclude Bacci.
La mostra sarà visitabile, gratuitamente, fino al 30 luglio 2021. Orario di apertura 21:00 – 24:00.