La pittura di Fossati, di ispirazione romantica, è spesso rivolta alla rappresentazione del reale sotto l'influsso dell'esperienza macchiaiola che gli derivò, in particolare, ma non solo, dalla conoscenza dell'opera di Telemaco Signorini. Altrettanto importante è stato l'incontro con Massimo d'Azeglio e Antonio Fontanesi, entrambi frequentatori della Spezia e del suo golfo durante l'epoca risorgimentale, fra gli anni quaranta e cinquanta del XIX secolo. Tutte le opere di Fossati sono caratterizzate dalla sensibilità per i cambiamenti che in quei decenni cruciali a ridosso dell’Unità d’Italia coinvolsero la conformazione della città della Spezia e dei suoi dintorni.
“Oggi è un giorno importante perché Spezia riscopre Spezia, la città prima della costruzione dell’Arsenale, una realtà che pochi conoscono - ha dichiarato il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – Quando ho ammirato questi dipinti ho pensato che fosse importante metterli a disposizione di tutti, per far capire quanto bello e ricco sia il nostro golfo. Sappiamo di storie di reali che hanno trascorso periodi di riposto presso l’Albergo “Croce di Malta” (attuale sede della Fondazione Carispe). Tramite gli occhi e le mani di Agostino Fossati abbiamo la fortuna di poter scoprire la nostra città a metà dell’800”.
“L’Amministrazione ha chiesto di pensare a progetti che potessero valorizzare il patrimonio artistico fino ad ora non ancora musealizzato – afferma Barbara Viale, Curatrice della mostra – Agostino Fossati è sembrato quasi un tema naturale. L’idea di creare la permanente permetterà agli spezzini che amano questo artista di poterlo ammirare. Inoltre, il paesaggio dell’800 è molto amato anche dagli stranieri. Nonostante sappiamo di poter collocare le opere in un periodo antecedente il 1860, data di costruzione dell’Arsenale, manca completamente la datazione dei dipinti. Per questo motivo, le oltre sessanta opere sono state organizzate su percorsi tematici e suddivise per argomento”.
Le vedute del pittore fissano scorci di una Spezia che non c’è più e dalla quale si può partire per comprendere tutti quegli interventi urbanistici successivi che hanno dato forma alla città attuale. “In una seconda fase – aggiunge Barbara Viale – vorremmo avviare una mostra che permetta di collegare questi scorci dipinti da Fossati con quelli della Spezia dei nostri giorni, offrendo agli spezzini, e non solo, un compendio visivo dei cambiamenti urbanistici che attraverso il Novecento hanno portato alla creazione della Spezia contemporanea”.
L’idea di questa mostra si colloca all’interno di un più generale progetto – intrapreso dall’attuale Amministrazione – che punta alla valorizzazione di quella parte del patrimonio artistico di proprietà civica che ad oggi non ha ancora ricevuto una musealizzazione stabile, di cui le opere di Fossati compongono certamente una delle raccolte più rilevanti e coerenti.
“La mostra permanente di Agostino Fossati – conclude il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - è un vanto per la Città perché permette di conoscere la storia e i paesaggi della Spezia e del Golfo dell’Ottocento. Riscoprire la nostra storia e la nostra identità è un dovere culturale e, attraverso le riqualificazioni che abbiamo messo in campo, come quella dei Giardini Storici, il Parco delle Mura, il Parco della Rimembranza e i Forti, rappresenta un volano economico e turistico fondamentale. La mostra permanente di Fossati alla Palazzina delle Arti si inserisce proprio in questo percorso, e lavoreremo affinché questa mostra sia méta privilegiata dei turisti che da qui potranno conoscere la storia della Città che li ospita.
Ringrazio la dottoressa Viale che ha avuto la sensibilità per rendere al meglio questo viaggio. Ringrazio tutti i collaboratori e il Direttore dei Servizi Culturali del Comune della Spezia Settore Musei, Massimo Curletto, che ha permesso che tutto questo avvenisse, nonostante la pandemia in corso. Non abbiamo perso neppure un giorno per arrivare nei tempi all’inaugurazione della mostra permanente. Ora molti potranno sognare e vedere come era la nostra città nell’ottocento”.
L’esposizione sarà visitabile da oggi, venerdì 28 maggio, con ingresso gratuito e contingentato dalle 13.30 alle 18.00 e da domani, sabato 29 maggio, con il consueto orario di apertura del museo, da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00.