Nell’ambito delle celebrazioni per l’anno dantesco, nei 700 anni dalla morte del poeta, la Lunigiana riveste un ruolo di particolare importanza, non solo per la documentata presenza di Dante presso i Malaspina ma anche per l’attenzione che nei suoi versi egli le riserva.
Così, sabato prossimo, il centro di formazione e cultura “Niccolò V” di Sarzana e l’Università Cattolica di Milano organizzano, in modalità a distanza, un convegno che avrà per tema “’Se novella vera di Val di Magra ...: Dante in Lunigiana e radici cristiane”.
I lavori saranno aperti alle 9 da Franco Brambilla, responsabile del settore “Cattolica per la scuola” che ha curato l’organizzazione dei lavori. Il presidente del centro “Niccolò V” svolgerà una breve introduzione, cui seguiranno le relazioni, in tutto tre: Simona Brambilla, professore associato di Filologia della Letteratura italiana, parlerà su “Luni e Lucca in Dante e negli antichi commenti alla Commedia”; Emiliano Bertin, cultore di Filologia e Letteratura, si occuperà di “Tracce di Dante nella pace di Castelnuovo Magra”; infine, Paolo Pellegrini, professore ordinario di Filologia e linguistica italiana a Verona, tratterà “Dante e la riflessione politica sulla pace: dalla Lunigiana a Verona”.