In piazza Brin, giovedì 6 agosto alle ore 22, andrà in scena “Feltrinelli, una storia contro”, di e con Mauro Monni.
Un monologo che racconta la storia italiana dal dopoguerra ai primi anni ‘70 vista attraverso gli occhi e l’impegno politico di Giangiacomo Feltrinelli, fondatore dell’omonima casa editrice. Scopriremo come sono nati capolavori quali il Dottor Zivago o Il Gattopardo e quanto siano state avventurose le loro pubblicazioni. Di come Giangiacomo si avvicini alla realtà cubana quasi per caso, arrivando poi ad esserne coinvolto a tal punto da decidere di tentare una rivoluzione popolare anche in Italia.
E rivivremo infine gli anni bui del periodo delle stragi di stato e degli anni di piombo, e soprattutto il tragico evento di Piazza Fontana con la conseguente clandestinità di Feltrinelli stesso – accusato ingiustamente di esserne stato il mandante – fino all’epilogo della sua, ancor oggi, misteriosa morte.
Lo spettacolo, che ha raggiunto le 270 repliche in Italia, nel corso degli anni ha ricevuto vari premi e riconoscimenti.
Mauro Monni dice: “Scrivo da tanto per l’editoria e per il teatro e mi è sempre piaciuta l’idea di raccontare la memoria storica. Tutti i miei spettacoli nascono da ciò che è stato. Anziché sintetizzare attraverso cronologia o numeri preferisco però sempre umanizzare il contesto storico. Questo spettacolo sulla vita di Giangiacomo Feltrinelli è nato 14 anni fa. Metà spettacolo parla della strage di piazza Fontana, di cui Giangiacomo Feltrinelli fu accusato di essere il mandante. Questa strage in particolare fu definita in un processo “quella per cui l’Italia perse la verginità”. Perché non fu contro un politico o un sindacato ma contro gente comune: morirono persone che non avevano niente a che fare con la politica. La prima strage che vide intessere rapporti tra apparati italiani e stranieri con conseguente scelta da parte del governo di allora di oscurare tutto, incolpando Pinelli e Valpreda, semplici palliativi espiatori per depistare".
Prosegue Monni: "Adoro rievocare la figura di Giangiacomo Feltrinelli: un uomo ricco che, anziché godersi semplicemente la vita, decise di prendere posizione creando una casa editrice per dare voce, dalla metà degli anni ’50, a tante realtà dimenticate. E poi la fama mondiale con quel libro scomodo, Dottor Zivago, col quale si mise contro il partito comunista, Togliatti e la Russia. Nel monologo racconto anche come è nata la pubblicazione de Il Gattopardo, altro libro che lo ha reso celebre in tutto il mondo, cinema compreso. E attraverso i libri di Feltrinelli, uomo di mondo che ha tentato di combattere lo status quo dell’epoca in maniera visionaria – compresa l’idea folle di voler importare la rivoluzione in Italia, atteggiamento che gli costerà non poco – si finisce a dipingere di conseguenza anche l’Italia Repubblicana dalla fine della monarchia e la nascita del parlamento fino alla latitanza di Feltrinelli subito dopo i fatti di Piazza Fontana e la tragica fine, morto su un traliccio a Segrate. Un quadro italiano raccontato attraverso la figura dell’editore Feltrinelli che però non si conclude con la sua morte ma vive ancora oggi attraverso le celebri pubblicazioni della sua casa editrice.”
La pièce teatrale sarà preceduta, alle ore 21, dall’ultimo incontro con l’arte dove Giovanna Riu dialogherà con Bruno Zoppi.
L’ingresso è gratuito.