Giovedì 23 luglio alle 21,30, nella gradevole cornice del cortile esterno del Centro Dialma, prosegue la rassegna cinematografica "Il cinema come Wunderkammer", a cura di Giordano Giannini, con "Il gabinetto delle figure di cera" di Paul Leni.
Il gabinetto delle figure di cera (1924) segnò l'apice della creatività di Paul Leni, indimenticato autore de L’uomo che ride. Strutturata ad episodi, la pellicola (incompiuta, purtroppo) segue da vicino le gesta di quattro statue di cera - esposte in un baraccone e raffiguranti personaggi storici, del folklore o della letteratura - che prendono vita attraverso i fantasiosi racconti di un giovane poeta: il califfo Hārūn al-Rashīd, Ivan il Terribile, il brigante Rinaldini e Jack dai Tacchi a Molla. Nei racconti, il poeta stesso e la figlia del proprietario delle statue, ammirata in segreto dal giovane, appaiono in ruoli diversi. Immagini e scenografia restano “fra i massimi risultati dell’espressionismo tedesco, stranianti e imponenti, articolati e stupefacenti: il palazzo con intrecci di scale e torri, la stanza da letto alta come una cattedrale e la terrazza circolare a scacchi, la casa del panettiere piccola, povera e deforme, dal soffitto basso e buio, dove chi vi entra sembra entrare in uno spazio fisico e vivente” (AA.VV., ‘emutofu.com’).
Ingresso libero, si consiglia la prenotazione tramite: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.