Il programma, molto denso, offre in tre giornate spunti attualissimi:
venerdì 24 nel pomeriggio, alle 15,30 (Terrazza Camec – Piazza Cesare Battisti) apertura con la presentazione del volume Vivere la democrazia edito dal Gruppo Abele, che raccoglie i più rilevanti contributi alle precedenti edizioni di "Parole di giustizia" (scritti di Valentina Pazé, Gustavo Zagrebelsky, Giovanni Maria Flick, Romano Prodi, Livio Pepino, Stefano Rodotà, Nadia Urbinati, Salvatore Settis, Piergiorgio Morosini, Luigi Marini, Bartolomeo Sorge, Gherardo Colombo, Paul Ginsborg): ne parlano Sara Cecchini, Livio Pepino con il sindaco della Spezia Massimo Federici e la curatrice del volume Elena Gallina.
A seguire la relazione del filosofo Umberto Curi, Questione morale/questione civile, e una conversazione (ore 17.30 Piazza del Bastione) con Oscar Farinetti, l'inventore di Eataly, introdotto da Raffaella Paita, sul tema Impresa e etica pubblica. Infine, alle 18,45 al Centro Allende (viale Mazzini- Giardini Pubblici) Giovanni Palombarini dialoga con la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, presente anche Massimo Federici, sui Confini dell'etica (confini in senso morale e geopolitico nel dramma dell'immigrazione attraverso il Mediterraneo).
La giornata di sabato 25 è centrata su due nuclei problematici: Il malaffare: chi lo pratica, chi lo subisce, chi lo combatte, e il rapporto tra etica, politica e economia. Al mattino – alle 9,45 in Sala Dante (via Ugo Bassi) - uno sguardo storico dedicato in modo particolare alle ragazze e ai ragazzi delle scuole superiori su Un secolo di corruzione (dalla Banca Romana a Tengentopoli) e, alle 11 alla Terrazza Camec (Piazza Cesare Battisti), su Un secolo di contrasto della corruzione (dal radicalismo ottocentesco a Mani pulite). Un confronto tra studiosi e magistrati impegnati sia praticamente sia teoricamente sul fronte della corruzione (Alberto Vannucci, Rodolfo Sabelli, Grazia Mannozzi, Luigi Marini, Francesco Mazza Galanti). A fine mattinata, alle 12,15, in via Manin) il nodo Poteri, giudici, legalità è affrontato dal magistrato Roberto Arata e dal Ministro Andrea Orlando, con Livio Pepino e Salvatore Lupinacci.
Nel pomeriggio di sabato, alle 15 (Terrazza Camec- Piazza Cesare Battisti) le questioni etiche sono declinate in rapporto alla povertà con l'economista Enrica Morlicchio e Andrea Morniroli, operatore sociale, Beniamino Deidda, magistrato e direttore di "Questione giustizia". Alle 16.15 al Centro Allende (viale Mazzini – Giardini Pubblici) se ne parla invece in rapporto a finanza e ruolo delle banche con l'economista Francesco Maggio, Giampiero Maioli, CEO di Gruppo Cariparma Crèdite Agricole, e Mario Tuttobene, magistrato.
Un approfondimento, alle 17,30 all'Urban Center (via Fazio 45 – sotto Teatro Civico) , riguarda la campagna contro la corruzione Riparte il futuro lanciata da qualche mese dal Gruppo Abele e rivolta anche a tutti gli eletti in Parlamento. Ne parlano Maddalena Antognoli e Leonardo Ferrante con Santo Della Volpe. Alle 18,45 in via Manin Nello Rossi dialoga con Marco Revelli, autore di "Finale di partito"(Einaudi) sul tema Denaro, politica, giustizia, introdotto da Anna Canepa, segretaria di Magistratura Democratica.
Domenica 26, infine, due ultimi temi: alle 10, al Centro Allende (viale Mazzini – Giardini Pubblici) introdotto da Fabio Anibaldi, il filosofo Carlo Sini presenta una lectio magistralis su Le condizioni del ben vivere: etica e politica. Alle 11,30 (Terrazza Camec- Piazza Cesare Battisti) i rapporti tra Etica pubblica e letteratura sono al centro di un colloquio tra Gennaro Carillo, docente di Storia del pensiero politico, e lo scrittore Andrea Bajani, introdotti da Linda Raggio.
Il sindaco Massimo Federici: "Situazione grave, ma impegno per ricostruire un'etica pubblica. Oggi è possibile":
"L'edizione 2013 di Parole di Giustizia - dice il sindaco della Spezia Massimo Federici - affronta, ancora una volta, la più problematica attualità. Lo fa mettendo al centro della riflessione questione morale e etica pubblica. Un tema urgente, troppo spesso oggetto di una demagogia volta a seminare sfiducia. Senza nascondersi la fortissima gravità del problema e la decadenza dello spirito pubblico di questo nostro tempo, Parole di Giustizia vuole proporre uno sguardo costruttivo sul tema di una possibile e non solo auspicabile ricostruzione dell'etica pubblica. Ci sono tanti segnali che non tutto è perduto, tanti sforzi e tensioni positive che meritano di essere sostenute. Alcune delle più significative saranno ospiti di questa edizione. Così come si rafforza l'attenzione e il coinvolgimento delle scuole, ancora più attori di queste tre giornate di riflessione. Giunta alla quinta edizione, Parole di Giustizia conferma lo spirito che la ha animata sin dall'inizio: affrontare le questioni più urgenti non con l'arroganza delle parole urlate, ma con la profondità misurata che si addice a una riflessione seria, rigorosa, di respiro, con intellettuali, studiosi, testimoni del tempo tra i più importanti nel panorama nazionale e non solo. Con parole, appunto, che hanno anche l'ambizione di aiutarci a ritrovare la capacità di guardare avanti e contribuire a ricostruire il senso di un destino comune".
Livio Pepino: "Vent'anni dopo Tangentopoli la situazione si è aggravata: rilanciamo la priorità di una nuova etica pubblica"
Per Livio Pepino, direttore scientifico di Parole di Giustizia - promossa dal Comune della Spezia e dall'Associazione di studi giuridici Giuseppe Borrè - "a vent'anni da Tangentopoli dobbiamo constatare che la corruzione continua a apparirci come un fattore strutturale e persino aggravato della realtà italiana. Una questione "morale" - già denunciata nel 1981 nella famosa intervista di Enrico Berlinguer a Eugenio Scalfari - che è anche questione politica centrale. La nostra iniziativa intende dare voce a tutte le energie che non vogliono rassegnarsi: come ha detto qui, e scritto, Gustavo Zagrebelsky la democrazia non è mai una condizione acquisita, ma è il frutto di una tensione etica e politica continua. Proponiamo quindi un vasto confronto sulle culture, le azioni, le analisi e le procedure che, in un momento di gravissima crisi anche economica, possono aiutarci a produrre quella svolta per una nuova etica pubblica che anche il recente voto ha indicato essere invocata da una grande maggioranza dei cittadini italiani".
Dichiarazione di Andrea Corradino Presidente Carispezia - Gruppo Cariparma Crédit Agricole
Il contesto all'interno del quale, nel 2009, è nata ed è cresciuta la rassegna Parole di Giustizia si è, in questi anni, profondamente modificato.
Carispezia sin dal primo anno ha creduto in questo importante progetto ed è scesa in campo a fianco del Comune della Spezia, dell'Associazione di Studi Giuridici Borrè e di tutti coloro che collaborano all'iniziativa, per dare continuità ad una manifestazione di valore che stimola il dibattito ed il confronto su temi di grande attualità e che, indipendente dall'età anagrafica, sostiene la nostra crescita intellettuale e quella dei nostri ragazzi.
Quest'anno si tratterà il tema "Questione morale e etica pubblica".
Tema vecchio e nuovo, molto attuale rispetto alla realtà italiana che oggi viviamo, molto più complessa ed articolata rispetto al passato. In questo contesto ogni individuo deve agire non solo per se stesso, ma per le forme di collettività . Ognuno di noi deve quindi essere consapevole del proprio ruolo e della propria responsabilità etica: noi come Banca, le istituzioni e i cittadini tutti.
Mantenere vivo il laboratorio di idee, di pensieri e di riflessioni che una rassegna come Parole di Giustizia comporta, diviene quindi una sorta di missione che ciascuno di noi deve fare propria per il bene della comunità tutta e, soprattutto, dei più giovani.
Sono proprio questi ultimi che ci auguriamo di vedere sempre più numerosi agli incontri ed alle conferenze organizzate nei tradizionali luoghi di incontro e dibattito della nostra città.
Parole di Giustizia sui social network: aperta alle domande e a un più vasto pubblico
Da questa edizione Parole di Giustizia diventa social. Non solo presenza sui principali network, FB e Twitter, ma anche la possibilità di intervenire e seguire l'evento. Dalla pagina FB sarà possibile proporre domande che animeranno il confronto di alcuni eventi, quali "Riparte il futuro: una campagna contro la corruzione" e "Un secolo di corruzione" . Via Twitter sarà possibile seguire la diretta live delle lezioni magistrali e degli eventi che vedranno come protagonisti Oscar Farinetti, Giusi Nicolini, Nello Rossi e Marco Revelli e Gennaro Carillo e Andrea Bajani.
Parole di Giustizia è promossa da Comune della Spezia, Associazione Studi Giuridici Giuseppe Borrè, Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia con il patrocinio e io contributo della Regione Liguria e con il sostegno di Carispezia - Crédit Agricole. La rassegna è realizzata in collaborazione con Fondazione Lelio e Lisli Basso, Fondazione Verardi e Questione giustizia e con il patrocinio di Associazione Nazionale Magistrati, Magistratura Democratica, Consiglio Ordine Avvocati della Spezia e Camera Penale della Spezia.
www.paroledigiustizia.it
I PARTECIPANTI
Fabio Anibaldi, già direttore di Narcomafie, ha pubblicato La quiete sotto la pelle (Frassinelli, 1996) e La verità è un'avventura. Conversazioni sulla filosofia e sulla vita con Carlo Sini (Edizioni Gruppo Abele, 2013)
Maddalena Antognoli è referente dei comitati territoriali di Libera per la campagna "Riparte il futuro".
Roberto Arata è giudice presso il Tribunale di Torino.
Andrea Bajani, scrittore, traduttore, autore e conduttore di trasmissioni radiofoniche, è intellettuale raffinato e partecipe al dibattito culturale e civile del Paese. Dopo l'esordio nel 2002 con Morto un papa (Portofranco) ha scritto numerosi romanzi tra cui Cordiali saluti (Einaudi, 2005), Se consideri le colpe (Einaudi, 2005), Ogni promessa (Einaudi, 2010), La mosca e il funerale (Nottetempo, 2012) e Mi riconosci (Feltrinelli, 2013).
Anna Canepa, magistrato, sostituto presso la Direzione nazionale antimafia, è segretario generale di Magistratura democratica.
Gennaro Carillo, professore ordinario di Storia del pensiero politico, insegna nelle Facoltà di Lettere dell'Università Suor Orsola Benincasa e di Giurisprudenza dell'Università Federico II di Napoli. Fa parte della giuria tecnica del Premio Napoli per il settore della saggistica ed è membro del comitato di direzione di Filosofia politica. Tra le sue pubblicazioni, Vico. Origine e genealogia dell'ordine, Napoli, 2000; Katechein. Uno studio sulla democrazia antica, Napoli, 2003; Atteone o della democrazia, Napoli, 2007.
Sara Cecchini è preside del liceo classico Lorenzo Costa della Spezia.
Umberto Curi, professore di Storia della filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Padova, ha diretto per oltre vent'anni l'Istituto Gramsci Veneto ed è stato per un decennio membro del Consiglio direttivo della Biennale di Venezia. Tra i suoi libri più recenti: La forza dello sguardo (Bollati Boringhieri, 2004), Un filosofo al cinema (Bompiani, 2006), Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (Bollati Boringhieri, 2008), Miti d'amore. Filosofia dell'eros (Bompiani, 2009), Straniero (Raffaello Cortina, 2010).
Beniamino Deidda, già procuratore generale della Repubblica di Firenze, è direttore di Questione giustizia e componente del Comitato direttivo della Scuola superiore della magistratura.
Santo Della Volpe, giornalista del Tg3 ed esperto di storia del giornalismo, è presidente della Fondazione Libera informazione.
Oscar Farinetti, imprenditore, ha inventato Eataly, primo supermercato dedicato ai cibi di alta qualità, ormai trasmigrato da Torino in tutto il mondo. Amministratore delegato dell'azienda vitivinicola Fontanafredda di Serralunga d'Alba, ha istituito, a fianco, la Fondazione Emanuele di Mirafiori, Ha scritto 7 mosse per l'Italia (Edizioni Gruppo Abele - Giunti, 2011) e curato Lezioni di cittadinanza (Gruppo Abele 2012).
Massimo Federici, già presidente dell'Arci Liguria, dal 27 maggio 2007 è sindaco della Spezia.
Leonardo Ferrante è referente scientifico della campagna "Riparte il futuro".
Elena Gallina, esperta di comunicazioni sociali e responsabile promozione delle Edizioni Gruppo Abele, è curatrice del volume Vivere la democrazia (Edizioni Gruppo Abele, 2013).
Salvatore Lupinacci è avvocato in Spezia.
Francesco Maggio, economista e giornalista, a lungo collaboratore de Il Sole 24Ore, insegna e scrive sui rapporti tra etica, economia e società civile. Tra i suoi libri: Economia inceppata (Donzelli, 2004), La bella economia (Fazi, 2008), Bluffeconomy (Edizioni Gruppo Abele, 2013).
Giampiero Maioli è CEO di Gruppo Cariparma Crèdite Agricole
Grazia Mannozzi è professore di Diritto penale presso il Dipartimento di diritto pubblico e internazionale della Università dell'Insubria. Autrice di numerosi saggi ha pubblicato da ultimo, con P. Davigo, La corruzione in Italia. Percezione sociale e controllo penale (Laterza, 2007).
Luigi Marini, consigliere presso la Corte di cassazione, esperto di organizzazione della giustizia (di cui si è occupato anche come componente del Consiglio superiore della magistratura e come responsabile del personale, l'organizzazione e la statistica presso il Ministero della giustizia), è presidente di Magistratura democratica. Ha scritto, tra l'altro, il saggio La corruzione politica nella Storia d'Italia. Annali 12 - La criminalità (Einaudi, 1997).
Francesco Mazza Galanti, magistrato, è consigliere presso la Corte d'appello di Genova.
Enrica Morlicchio insegna Sociologia dello sviluppo nell'Università Federico II di Napoli. Studiosa dei temi delle povertà, ha pubblicato, tra l'altro, Povertà ed esclusione sociale: la prospettiva del mercato del lavoro (Edizioni Lavoro, 2000) e Sociologia della povertà (Il Mulino, 2012).
Andrea Morniroli, operatore sociale nella cooperativa Dedalus di Napoli, lavora da trent'anni nell'area del disagio, della povertà e dell'immigrazione.
Giusi Nicolini, storica esponente di Legambiente, dal maggio 2012 è sindaco di Lampedusa e Linosa. Nel 2013, in rappresentanza della popolazione di Lampedusa, ha ricevuto il Premio internazionale Marisa Giorgetti - sezione diritti umani per avere «fatto in concreto quello che le istituzioni italiane e comunitarie non hanno saputo e voluto fare, aprendo così ponti e strade mentre altri creavano muri e barriere a difesa della fortezza Europa».
Andrea Orlando, deputato al Parlamento, portavoce nazionale del Partito Democratico, Ministro dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare.
Elena Paciotti, presidente della Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco, è stata magistrato, presidente dell'Associazione nazionale magistrati e, successivamente, parlamentare europeo (partecipando in tale veste alla redazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea). Tra i suoi libri: Sui magistrati. La questione della giustizia in Italia (Laterza, 199) e Diritti umani e costituzionalismo globale (Carocci editore, 2011).
Raffaella Paita è assessore alle infrastrutture della Regione Liguria.
Giovanni Palombarini, già procuratore aggiunto presso la Corte di cassazione, è tra i giuristi più impegnati nel dibattito culturale del Paese. Condirettore di Diritto, immigrazione, cittadinanza, collabora con riviste e giornali (soprattutto sui temi dei diritti civili e del Welfare). Ha scritto, tra l'altro, Giudici a sinistra (Edizioni scientifiche italiane, 2000) e Costituzione e diritti. Una storia italiana (con Gianfranco Viglietta, Edizioni scientifiche italiane, 2011).
Livio Pepino, presidente dell'Associazione studi giuridici Giuseppe Borrè e direttore editoriale delle Edizioni Gruppo Abele, è stato magistrato sino al 2010 e componente del Consiglio superiore della magistratura dal 2006 al 2010. Tra le sue pubblicazioni: L'eresia di Magistratura democratica. Viaggio negli scritti di Giuseppe Borrè (Franco Angeli, 2001), Giustizia. La parola ai magistrati (Laterza, 2010), Diritto di welfare. Manuale di cittadinanza e istituzioni sociali (con M. Campedelli e P. Carrozza, il Mulino, 2010), Non solo un treno. La democrazia alla prova della Val Susa (con M. Revelli, Edizioni Gruppo Abele, 2012) e Forti con i deboli (Rizzoli, 2012).
Linda Raggio è preside del Liceo Mazzini di Spezia.
Marco Revelli, professore di scienza della politica all'Università del Piemonte orientale, è stato presidente della Commissione d'indagine sull'esclusione sociale che e collabora con numerosi quotidiani e riviste. Tra i suoi ultimi libri: Poveri, noi (Einaudi, 2010), I demoni del potere (Laterza, 2012), Non solo un treno. La democrazia alla prova della Val Susa (con L. Pepino, Edizioni Gruppo Abele, 2012), Finale di partito (Einaudi, 2013).
Nello Rossi, magistrato, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Roma, è stato segretario dell'Associazione nazionale e condirettore di Questione giustizia. Ha pubblicato tra l'altro, con L. Pepino, Un progetto per la giustizia. Idee e proposte di rinnovamento (Franco Angeli, 2006).
Rodolfo Sabelli, magistrato, è sostituto procuratore della Repubblica a Roma. Dal 24 marzo 2012 è presidente dell'Associazione nazionale magistrati
Carlo Sini ha insegnato per oltre trent'anni filosofia teoretica presso l'Università Statale di Milano. Ha scritto una quarantina di libri. Tra i più recenti L'uomo, la macchina, l'automa (Bollati Boringhieri, 2009), Del viver bene (Jaca Book, 2011), Il sapere dei segni (Jaka Book, 2012).
Mario Tuttobene, giudice presso il Tribunale di Genova, è presidente della sezione ligure dell'Associazione nazionale magistrati.
Alberto Vannucci, insegna Scienza politica presso il dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Pisa, dove dirige il Master in Analisi prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione, organizzato con Libera e Avviso pubblico. Tra le sue pubblicazioni: Un paese anormale. Come la classe politica ha perso l'occasione di mani pulite (con D. della Porta, Laterza, 1999), Mani impunite. Vecchia e nuova corruzione in Italia (con D. della Porta, Laterza, 2007), Atlante della corruzione (Edizioni Gruppo Abele, 2012).