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Sarzana, il circolo Sandro Pertini chiude il primo anno di attività ricordando Lelio Basso In evidenza

Appuntamento il 6 dicembre al Talent Garden.

Venerdì 6 dicembre alle ore 17.30, nella sala convegni del Talent Garden in piazza Ricchetti 1 a Sarzana, sarà presente il prof Sergio Dalmasso, autore della biografia “Lelio Basso. La ragione militante: vita e opere di un socialista eretico” (Ed. Redstar), che presenterà la sua opera, discutendo con il prof. Paolo Galantini, presidente provinciale della FIAP e dell’associazione partigiana “Mario Fontana Giustizia e Libertà”.

Lelio Basso, avvocato, nato a Varazze, è ancora ricordato localmente, perché nel 1950 assunse la difesa, in un memorabile processo, degli operai ingiustamente licenziati dall’OTO-Melara per motivi di discriminazione politica. In anni successivi, fu punto di riferimento per i locali circoli del PSIUP, il partito nato dalla scissione di due delle correnti della sinistra socialista, in occasione del primo governo di centro sinistra nel 1964.

La presenza di Basso sul territorio non si ferma a questi episodi, perché egli fu presente ad alcune significative manifestazioni per la pace in Vietnam (alla Spezia, a Sarzana e a S. Stefano Magra), come rappresentante del tribunale internazionale per la pace “Bertrand Russel”, del quale fu l’unico italiano chiamato a farne parte.

Oggi forse molti non ricordano Lelio Basso, ma il suo pensiero, al pari di tanti pensatori di area socialista o azionista, è grande attualità e, meglio di altri, si adatta alle odierne necessità di una nuova politica della sinistra.

Basso fu sempre critico con le esperienze comuniste in Russia e negli altri paesi dell’est, si oppose al dogmatismo e a un’interpretazione dottrinaria del pensiero di Marx, del quale fu eminente studioso.

Traduttore e massimo studioso italiano del pensiero di Rosa Luxemburg, combatte, al contempo, la deriva moderata delle socialdemocrazie, che tendevano ad appiattirsi sui partiti borghesi e moderati, rinunciando completamente all’idea di una trasformazione in senso socialista della società capitalista.

Giovanissimo aderì al PSI, antifascista, subì una condanna dal tribunale speciale, uomo della resistenza, ruppe con la maggioranza del partito, dando vita a un movimento che si proponeva di riunificare la sinistra italiana, dando vita al MUP (Movimento di Unità Proletaria). Rientrò nel PSI nel 1944, che, in quell’occasione, assunse il nome di PSIUP, e ne divenne segretario generale, sino al momento della scissione dei socialdemocratici di Saragat.

Visse, poi, momenti di emarginazione dai gruppi dirigenti del PSI, per ritornare, in breve, fra i massimi dirigenti nazionali. Nel 1964, all’atto della formazione del primo governo Moro, con l’ingresso del PSI al governo, aderì con gran parte della sua corrente al PSIUP, partito della sinistra socialista, che preferiva la collaborazione col PCI, invece del governo con la DC.

Ebbe momenti di grande popolarità e contribuì molto all’iniziale sorprendente successo del PSIUP. Successo che scemò drasticamente dopo l’invasione sovietica della Cecoslovacchia, nell’agosto del 1968, che la maggioranza del PSIUP avallò ancor più dello stesso PCI, che, per la prima volta, aveva preso le distanze dall’URSS.

Amareggiato da questa scelta, Basso abbandonò in silenzio il partito. Fondò, insieme alla moglie, la fondazione LELIO e LISLI BASSO-ISSOCO, ancor oggi funzionante, con una straordinaria libreria sulla storia del movimento operaio. Continuò la sua opera nei tribunali internazionali per la pace e accettò di presentarsi ed essere eletto senatore come indipendente di sinistra, eletto nelle liste del PCI.

Al termine della conferenza, i soci del Circolo Pertini, offriranno ai convenuti un piccolo aperitivo-buffet di laici auguri per le feste di fine anno. Anno che si conclude per il circolo con grandi soddisfazioni, con centinaia di nuove adesioni, 24 iniziative pubbliche realizzate nel corso di un anno. Una realtà che si è affermata e che è, oggi, un punto di riferimento per un numero sempre crescente di persone.

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