Nonostante i tanti richiami, sembra divenuta una moda transitare lungo i sentieri con sandali, ciabattine infradito e pantaloni corti.
Qualcuno talvolta si ferisce, se l’abbigliamento non è adeguato anche semplici e banalissimi rovi possono risultare un problema. Addirittura è accaduto che qualche “buontempone” si sia graffiato con dei rovi e poi abbia postato e trasmesso sui social la sua immagine ferita.
Così l’associazione Mangia Trekking, sensibile, operando anche nelle calde giornate estive, mentre lavora ed effettua il monitoraggio del territorio, osserva, ed a semplice titolo di collaborazione con gli Enti Parco del mare, lancia un appello a coloro che sembrano aver scambiato i sentieri per una spiaggia.
L’alpinismo lento indica che se le lavorazioni con decespugliatori, motoseghe e falci rendono le vie ben transitabili e richiamano il consenso delle comunità dei luoghi e degli agricoltori, a maggior ragione devono attivare il buonsenso dei camminatori.
Mangia Trekking sostiene la necessità di un abbigliamento adeguato al territorio, soprattutto per quanto riguarda le calzature ed i pantaloni, che dovrebbero essere preferibilmente lunghi.
Inoltre informa che le evidenti mutate condizioni meteo, e la scarsa cura del bosco, si traducono oggi, in una rapida ricrescita di erba e rovi, nonché in una frequente caduta di alberi.
Quindi mentre chiede di non abbandonare rifiuti lungo i camminamenti, sottolinea che il costante, e semplice taglio di un rovo o di un rametto che sporge sul sentiero, da parte di ognuno che transita, come avveniva nell’antica tradizione dei territori verdi, porterebbe nel tempo a risultati veramente significativi, anche nel mantenimento delle vie sentieristiche.