Tutto è pronto per la manifestazione forse più amata da sarzanesi e turisti che aprirà sabato 3 agosto e per due settimane “accenderà” il centro storico sarzanese fino a domenica 18 agosto.
Un mercato multiforme con mobili d'epoca tirati a lucido da abili restauratori, bigiotteria artistica, oggetti da collezione, arredi di modernariato, abbigliamento vintage, musica, stampe antiche, tessuti lavorati a mano e, soprattutto, tante curiosità.
Una settantina i banchi pronti al via, con l’intenzione di salire di numero per arrivare all’inaugurazione con circa 100 espositori. Se è vero come è vero, che l’antiquariato tutto soffre del particolare momento di crisi italica, la contromossa dell’Assessore Roberto Italiani è quella di tenere ben salda la posizione e di porne le basi per la ricrescita: “Abbiamo puntato sulla qualità grazie alla presenza di qualificati espositori del settore- spiega l'Assessore al turismo - siamo riusciti così ad arrestare quella che sembrava un caduta inesorabile nei numeri e nel valore della manifestazione. Ripartiamo da qui per migliorare, crescere e fare tornare gli appassionati intenditori dell’ambiente. Sarzana non rinuncia ma rilancia le sue specificità migliori correlandole del giusto contorno”.
Per correre ai ripari l'Amministrazione comunale ha scelto di affidarsi all'esperienza di Augusto Bulgarelli e Andrea Lodi, della cooperativa “Cooperarte” di Modena, e decidere con loro l'organizzazione dei banchi e la promozione della manifestazione. Fra le novità dell'edizione 2019 la modifica alla dislocazione dei posteggi assegnati, con particolare attenzione dedicata soprattutto agli operatori del settore dei mobili di antiquariato che, per la prima volta, vedranno ben 17 espositori in piazza Matteotti.
17 antiquari specializzati in mobili che colmeranno la piazza con gli “importanti” pezzi che troverebbero difficoltà nelle antiche stradine limitrofe, le stesse che saranno vivacizzate dagli altri banchi meno ingombranti.
Alcuni operatori poi hanno scelto fondi privati per le loro esposizioni di valore che avrebbero sofferto il mercato all’aperto. In contemporanea alla Fortezza Firmafede sarà allestita la mostra “Sarzana Illuminata” (ingresso gratuito), con quadri del '700 provenienti da collezioni private che offrirà uno spaccato della vita del costume e della moda del Secolo dei Lumi.
Coordinamento tecnico scientifico a cura del professor Emilio Negro e del professore Pierluigi Carofano, che apriranno e chiuderanno la Soffitta nella Strada con due conferenze dedicate alle importanti tele ospitate, tra cui: opere di Ercole Graziani, Giuseppe Bonito, Carlo Antonio Crespi, Giovanni Camillo Sagrestani, Pietro Rotari, Felice Rubbiani.
Anche i commercianti non si sottrarranno all’impegno comune e proporranno nelle loro vetrine copie dei dipinti per creare un percorso itinerante (forse anche musicale) cui accompagnare i turisti lungo le bellezze del centro storico impreziosite dalla Soffitta nella Strada e dalla Cittadella.
Da questa edizione in poi ogni anno sarà dedicato a una diversa epoca/tematica, e player pubblicitari appositi sono in stampa con tutti i riferimenti e la cartina del percorso.
“Un anno zero che vede Sarzana riposizionarsi sul mercato dell’antiquariato come appuntamento ferragostano da non mancare – ha spiegato Andrea Lodi – Comunicato insistentemente al mondo dei commercianti e degli operatori del settore Sarzana rimarca il primato dei suoi oltre 50 anni di storia volendo imporsi come punto di riferimento per l’antiquariato in Italia. La mostra dal titolo “Sarzana illuminata”, quest’anno dedicata al settecento, sarà un viaggio attraverso i secoli ed i diversi periodi artistici. Con questo criterio il 2020 affronterà il 600 di cui Fiasella, detto “il Sarzana”, è degno rappresentante e pilastro di una Mostra che non mancherà di stupire. Negli anni si affronterà l’ottocento, il cinquecento, per concludere con il novecento”.
La Soffitta quindi si riorganizza oggi per tornare ai fasti di ieri, motivata in ciò da quello che si era notato nelle edizioni precedenti, dove un’emorragia di espositori e un calare di qualità avevano fatto scattare l’allarme e messo a rischio il Mercato Antiquario più antico e prestigioso della Liguria.
Non un problema prettamente sarzanese però, visto che anche la città di Parma, leader nel settore, è passata in breve da 1300 espositori agli attuali scarsi 800.
“Serviva una sterzata in una Soffitta che aveva mostrato i suoi limiti e, mentre teniamo la posizione in attesa che il mercato riprenda, poniamo le giuste basi per crescere e fare salire prospettive ed interesse per le prossima edizioni” – conclude Italiani.
