L’evento è dedicato alle sculture informali che l’artista Erminio Tansini realizza da vari anni impiegando legno proveniente soprattutto dalla Riviera spezzina e dalla Valtaro.
La pareidolia è uno dei temi dominanti delle statue tansiniane.
Grazie ad accurate composizioni di intrecci, masse e chiaroscuri queste opere fanno intravedere profili apparentemente riconoscibili: sagome che appaiono, scompaiono e riappaiono, sempre mutevoli secondo la sensibilità e il punto di vista dell’osservatore.
Un altro motivo di fondo è quello della rigenerazione.
Tansini recupera il legno per le proprie sculture fra ceppi, rami, tronchi e radici rinvenute sulle spiagge e sui greti dei torrenti. Materiale a prima vista inutilizzabile, che però l’autore riesce a rigenerare, conservando la sua caratteristica naturalità e donandogli una sorta di nuova vita artistica.
La rigenerazione riguarda anche i luoghi dove sono state scattate le fotografie esposte a Monterosso.
Queste immagini sono state riprese sui sets della serie itinerante «Forme sfuggenti». Iniziata nel 2018, sta svolgendosi in Italia, Svizzera e Francia. Ha toccato anche la Lunigiana e la Riviera spezzina: Vernazza, Massa, Filattiera, Porto Venere, Levanto, La Spezia, Monterosso e Pontremoli.
Diretta dal figlio dell’artista stesso, Davide (che è anche il curatore della mostra monterossina), la rassegna scenarizza le statue tansiniane in posti come castelli, scogliere, siti archeologici, paesaggi rupestri, corsi e specchi d’acqua, radure boschive.
Sono luoghi suggestivi ma spesso distanti dai centri abitati, comunque poco adatti per eventi culturali di tipo tradizionale. «Forme sfuggenti» riesce a recuperarli allo spazio artistico tramite gli allestimenti fotografici.
L’obiettivo della fotocamera coglie e fissa un’ulteriore rigenerazione. Giochi di sovrapposizioni, luci e prospettive fanno sì che le statue collocate sui sets interagiscano visivamente con la natura e le architetture circostanti fino alla trasfigurazione: si creano scene oniriche, surreali e fantastiche che forniscono una diversa percezione degli spazi.
La mostra “Mutevoli apparenze” è visitabile tutti i giorni dalle ore 18:00 alle 23:00. L’ingresso è libero.
Info:
telefono 349 2203693,
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