Il PD ha ancora le armi imbracciate in difesa dell'Ente Parco di Montemarcello Magra-Vara dalla proposta di legge che vorrebbe abolirlo. La soprannominata "Legge Costa" è stata contestata e affrontata in molti dibattiti, riuscendo anche ad unire la tutta la sinistra della Val di Magra in passate manifestazioni.
Un'altro evento ha visto la presenza di alcuni esponenti Dem, come il Sindaco di Vezzano Ligure Massimo Bertoni e il consigliere regionale Juri Michelucci, poi primo cittadino di Arcola Monica Paganini, trionfante nelle ultime elezioni comunali con la sua lista civica di centrosinistra "Uniti per Arcola".
Contenuti e considerazioni sono stati espressi anche dal Presidente dell'Ente Parco di Montemarcello Magra-Vara Pietro Tedeschi e Stefano Sarti, Vice-Presidente di Legambiente Liguria, ma è stata l'ultima sopracitata che, verso la fine dell'evento organizzato proprio nel suo comune al Centro Sociale "Ezio Bassano", ha esposto una sua nuova idea, alla quale vorrebbe dare concretezza il prima possibile.
"La nostra visione è condivisa sullo sviluppo del territorio: l'abolizione del parco è stupida- dichiara, poi inizia- la mia proposta è quella di partire dal "Contratto di fiume" per ridisegnare e riformare il territorio, un documento che proviene dall'Agenda 21 scaturita dalla Conferenza di Rio de Janeiro del 1992". Insomma l'idea della Paganini è quella di fare riferimento a una legge già esistente, ma poco sfruttata.
Ma facciamo chiarezza: che cosa sono l'Agenda 21 e il "Contratto di Fiume" che deriva proprio da essa? L'Agenda 21 è un articolato e corposo programma di azione che costituisce una sorta di manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta: una sorta di elenco di cose da fare per non aggravare la situazione dell'ambiente nel XXI secolo (da lì il numero 21, appunto); il "Contratto di Fiume" è un protocollo giuridico che proviene proprio da quel programma, ma che prevede la rigenerazione ambientale di un corso d'acqua: in particolare questo permette di programmare un insieme di interventi ecosostenibili efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale.
Insomma l'idea del sindaco di Arcola è chiara: partire dal fiume Magra per la riqualificazione dell'area del Parco, sfruttando una legge già esistente. E aggiunge:" Il Parco può diventare promotore del "Contratto di Fiume", questo protocollo è realtà- e ancora- bisogna riportare al centro dell'attenzione lo sviluppo del territorio, e abbiamo una legge che ci permette di farlo da domani".