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Sarzana, GranCasa scende in sciopero (Video) In evidenza

di Luca Manfredini – Bandiere, striscioni, volantini, trombe da stadio e fischietti hanno occupato l’entrata al piazzale della GranCasa sarzanese, nel primo dei due pomeriggio di sciopero preannunciati.

Sono venuti meno i tentativi di ricercare una soluzione alternativa alle procedure di licenziamento collettivo avviate dal Gruppo GranCasa (Grancasa S.p.A., Mercatone di Desenzano S.r.l., Mercatone dell’Umbria S.r.l. e Gest Due S.r.l.) e la fumata nera sulla trattativa sindacale lascia il campo ai complessivi 158 esuberi previsti dall’Azienda.

Tutte le proposte presentate sono state respinte al mittente ed ora la risposta passa al Ministero dello Sviluppo nel confronto programmato per domani 27 maggio.
Anche Sarzana non è immune a questa decisione e, dopo 30 anni in loco del marchio ormai considerato storico per i cittadini, 12 tra i 47 dipendenti rischiano di lasciare l’agognato posto di lavoro.

Lo sciopero è iniziato oggi come previsto in orario di apertura, e si protrarrà per tutto il pomeriggio di oggi e di domani 27 maggio.
La maggioranza dei lavoratori ha aderito e colorato il piazzale, distribuendo volantini alle auto che accedevano alla negozio e spiegando agli utenti le loro motivazioni.

Molti quelli che giravano l’auto andando altrove, per quelli che invece entravano il servizio era assicurato, seppure in forma ridotta, dai circa 7 dipendenti che hanno garantito apertura e proseguo vendita.

Presenti i Sindacati che hanno ribadito la difficoltà di capire un simile secco “Niet” alle trattative: rifiutata la proroga degli ammortizzatori sociali già precedentemente usata e, soprattutto, l’offerta autonoma di molti dipendenti di passare da “full time” a “part time” per ovviare ai 12 esuberi.

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Questo nonostante la direzione aziendale abbia confermato che anche questo mese si chiuderà con un +7% di fatturato rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, una crescita quindi, nonostante i tempi bui attuali, che non giustificherebbe tali licenziamenti se non in maniera “preventiva” su una valutazione futura pessimistica.

A Sarzana erano già stati ceduti da GranCasa dei rami di azienda in affitto; prima il capannone di GranBrico e poi parte dello stabile principale dove ora lavora Iperbimbo, con riassunzione del vecchio personale.

Ma i segni di cedimenti sembrano continuare e i dipendenti non dormono certo sonni tranquilli, tutt’altro.

“Un’Azienda che negli ultimi due anni faticava ad avere tutta la merce necessaria negli scaffali, con una difficoltà oggettiva quindi – spiega Marco Callegari (Uil) - dopodiché ha ricevuto un finanziamento importante da parte delle banche ed hanno ripristinato la condizione ideale preesistente. A quel punto poi hanno dichiarato i 158 esuberi sulla base dei dati di quando i punti vendita erano sofferenti, ma oggi che c’è una ripresa del più 7% e non puoi usare quel pretesto. La ripresa è reale e anche dichiarata al tavolo di trattativa nazionale a Milano di una settimana fa – aggiunge – domani al MISE noi ribadiremo le proposte già avanzate: riduzione del costo per l’Azienda attraverso una riduzione dei contratti dei lavoratori (da full time a part time) , come da quasi tutti i dipendenti pienamente appoggiato, e questo per ben due anni. In aggiunta a questo – dichiara Luca Comiti (CGIL) – abbiamo chiesto di incentivare economicamente eventuali esodi volontari, magari per chi è a ridosso della pensione. Ma anche qui niente, di fatto sul tavolo sono state messe solo le mensilità previste per la mobilità - ha concluso – una crisi di sistema della grande distribuzione dove esistono anche realtà competitive nel settore che applicano contratti non firmati dai sindacati più rappresentativi, e questo si aggiunge alla crisi notoria. Lo sviluppo eccessivo di concorrenza poi, che grava in questa zona e anche solo in questo km scarso di via, non agevola certo il tutto”.

Quindi la fase sindacale sembra terminata e i tempi sono ristretti, ora si passa alla fase ministeriale e poi sapremo, oltretutto con un’ulteriore complicazione visto che questa trattativa si aggiunge alla nota problematica del “Mercatone Uno” e i suoi 1800 lavoratori out.

Concludono i segretari sindacali: “Crediamo che le nostre proposte siano equilibrate e precise, rispetto alle quali non possiamo fare nessun passo indietro”.

Presenti alla manifestazione parte dei componenti del Pd sarzanesi, intervenuti a portare la loro solidarietà ai dipendenti: il Consigliere regionale Juri Michelucci, i consiglieri comunali Daniele Castagna e Beatrice Casini e il Segretario Vico Ricci.

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