Sulla questione intervengono anche i rappresentanti di classe della scuola primaria di Ressora, che temono per il mantenimento della loro classe prima: «Quest'anno abbiamo 8 iscritti, bambini provenienti da famiglie convinte, che hanno fatto una scelta consapevole. Gli iscritti alla scuola appartengono al nostro bacino d’utenza e risiedono tutti in zona, a differenza di quelli di Romito che provengono in parte da Arcola e in parte da Sarzana. Ci spiace che ancora una volta ci si trovi a combattere contro la burocrazia che mette i numeri al di sopra del benessere dei bambini.
La nostra scuola è una "oasi felice" a tutti gli effetti, lo stabile è a misura di bambino, a piano terra, circondato da un giardino recintato, lontana dal traffico, raccolta e piccola, i bambini fanno amicizia dal primo giorno di scuola. Siamo riusciti ad attivare progetti che in plessi grandi non si riescono a realizzare: quest'anno ad esempio è stato allestito un orto scolastico, abbiamo dato vita a progetti importanti come lo Yoga a scuola e il Laboratorio di Teatro con il gruppo Teatri del Vento di Sarzana. Di tanto in tanto organizziamo serate di lettura a lume di candela, con tanto di materassini, coperte e cuscini.
I bambini di Ressora lavorano insieme, appena iniziano con la prima elementare entrano in una grande famiglia, dove i piccoli imparano dai grandi e i grandi aiutano i piccoli.
Come rappresentanti dei genitori abbiamo un orecchio aperto ai bisogni, tant'è che abbiamo pronto da alcuni anni un progetto di "prolungamento dell'orario scolastico" con l'integrazione di pomeriggi di rientro non forniti dalla scuola tramite una cooperativa esterna. Siamo l'unica scuola arcolana ad avere 2 pomeriggi di rientro!
Confidiamo che si tenga conto di tutto questo lavoro e che non si operino scelte dettate dalla semplice applicazione di una normativa.»