Sarà il “polmone” della nuova biblioteca Beghi. Un’area oggi abbandonata, racchiusa tra il torrente Nuova Dorgia, viale San Bartolomeo e l’edificio della biblioteca, ospiterà in parte parcheggi pubblici a raso e in parte un’area verde, con alberi, panchine, e stazioni wi-fi per il collegamento internet.
Si tratta dell’area ex Malco, un tempo sede di attività commerciali e artigianali per il trattamento di materiali ferrosi di risulta delle demolizioni navali, da vent’anni abbandonata a se stessa. Già l’amministrazione Federici, nel 2016, aveva approvato uno studio di fattibilità per la riqualificazione della zona.
I lavori per trasformare l’area nel prolungamento naturale della Beghi ora fanno parte del bando periferie finanziato dal governo.
Oggi in commissione comunale un altro passo avanti per la realizzazione dell’opera: è stata infatti licenziata la delibera che prevede il rinnovo dell’esproprio dell’area per evidente interesse pubblico.
I 3.300 mq dell’ex Malco, infatti, sono in mano a un privato (che non è l’azienda che lì aveva le sue attività), al quale sono stati riconosciuti 115 mila euro come valore dell’esproprio e altri 5 mila come indennità.
Il Comune, però, si rivarrà in parte sul proprietario e in parte sull’azienda per finanziare la bonifica dell’area, oggi contaminata in superficie da metalli pesanti.
Il progetto esecutivo, come ha spiegato il dirigente Claudio Canneti, affiancato dall’assessore all’urbanistica Anna Maria Sorrentino, è già stato predisposto e approvato.
Il prossimo passo? Il bando di gara per l’assegnazione della bonifica e dei lavori. “I tempi saranno brevi”, promette Canneti.