"Speravo che alla fine la lavoratrice riottenesse il suo posto - è stato il consigliere Massimo Caratozzolo a dichiararlo durante una conferenza stampa assieme all'avvocato Roberto Quber in merito alla vicenda che ha visto il licenziamento di una lavoratrice Acam (leggi qui), il consigliere ha dato la sua disponibilità a rappresentare il neo-nato comitato "Iren? No Grazie" - L'obiettivo è essere un supporto alla lavoratrice ma anche uno strumento di denuncia nei confronti delle condizioni in cui versa il mondo del lavoro. Iren ha voluto mostrare i muscoli su questa vicenda come fosse un esempio per gli altri lavoratori".
Al suo fianco l'avvocato Roberto Quber, che ha difeso la lavoratrice e che ha ripercorso tutta la vicenda (leggi qui): "Il Giudice del Lavoro ha dichiarato il licenziamento illegittimo in quanto sproporzionato rispetto all'infrazione ma stante il nuovo tenore dell'art 18 dello Statuto dei Lavoratori, non può riammetterla all'attività lavorativa ma soltanto condannare Iren a pagare un risarcimento di 21 mensilità. Vogliamo un chiarimento con questa petizione che è stata lanciata ieri e che ha già raccolto diverse firme, obbiettivo è arrivare a 10mila, faremo dei banchetti". Tra i primi firmatari ci sono Roberto Lamma, Massimo Lombardi, Sabrina Romagnoli, Daniele Bordigoni ed Emiliano Barbieri.
Ma quello della petizione non è l'unico fronte di "battaglia": "Abbiamo scritto assieme al sindacalista Marco Furletti a tutti i gruppi parlamentari, al Presidente della Camera e del Senato, al Ministro del Lavoro, ai Presidenti delle Commissioni Lavoro". In quanti al momento secondo voi avranno risposto? Solo un Onorevole del Südtiroler Volkspartei, ovvero Manfred Schullian che si è detto colpito dalla vicenda e che ha chiesto proprio il testo di una proposta di legge che si è impegnato a presentare, proposta già inviata all'Onorevole.
"Un altro passo sarà un incontro con i sindaci azionisti di Iren che il comitato presieduto da Massimo Caratozzolo (Iren? No grazie) ha richiesto - prosegue l'avvocato Quber - Inoltre, assieme al comitato Giacomo Brodolini, verrà istituito un premio per le aziende spezzine nella cui lettera d'assunzione inseriranno l'applicazione del vecchio art. 18 dello Statuto dei Lavoratori".
Intanto il contenzioso giudiziario prosegue, la prima causa della seconda fase del processo si terrà alla Spezia il 30 maggio: "Questa è una vicenda che ci riserverà qualche gradita sorpresa" ha concluso l'avvocato Roberto Quber.
Nel frattempo il consigliere Massimo Caratozzolo ha lanciato un appello: "Mi auguro ci sia la disponibilità anche di altre forze politiche ad aiutarci".