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A Pugliola l'ultimo saluto a Bianca, "piccola, grande stella" In evidenza

 di Luca Manfredini - La comunità lericina, e non solo, si è unita al dolore dei familiari nell'ultimo saluto in chiesa.

 

Ancora lacrime, incredulità e tristezza infinita per quella assurda tragedia che ha spezzato la giovanissima vita di Bianca. La chiesa del borgo di Pugliola non è riuscita a contenere i tanti giunti per una preghiera e per volgere ancora uno sguardo al campo giochi che ha tradito la piccola e vanificato l'ultimo tentativo di difesa del nonno. Anche il cielo si è coperto e tinto di scuro per unirsi alla mesta cerimonia e dalle nuvole cupe la pioggia è scesa come tante lacrime.

A Pugliola sono arrivate tantissime persone, da tutta la provincia, e la necessaria chiusura del borgo al traffico ha congestionato tutte le zone limitrofe.

All'ingresso della chiesa due carabinieri hanno gestito l'afflusso di persone, adempiendo alla richiesta dei genitori di un "dolore ristretto" principalmente alla comunità.

La voce e le parole di don Federico tradivano l'emozione. La bimba è stata sempre chiamata "una piccola, grande stella".

 

LA TRAGEDIA
Sabato 27 aprile è il giorno che ha segnato per sempre la famiglia di Bianca e la comunità tutta: un pomeriggio come tanti, in un parco conosciuto, familiare, sicuro, dove una bimba "può" giocare con la spensieratezza e la fantasia che le compete.
Il "può", purtroppo, si è trasformato in "potrebbe" ed il massiccio cancello scorrevole, posto a protezione dell'area, in una minaccia inaspettata.
Il tranquillo pomeriggio di giochi si è trasformato in una tragedia che ha scioccato tutta la Provincia, ed a nulla sono serviti i soccorsi prontamente intervenuti, neanche l'elicottero chiamato immediatamente.
Il parco giochi intitolato a Domenico Medusei sarà guardato con occhi diversi d'ora in poi, gli stessi occhi che lo hanno visitato in questi giorni nel costante pellegrinaggio silenzioso dei tanti andati per portare un fiore e, soprattutto, per cercare di capire.

Come risaputo il cancello è uscito dalle guide e caduto sulla bimba e non saranno gli accertamenti tecnici in corso a restituirla a mamma Nora e papà Michele.
Ma è importante capire, al di là della dovuta prassi giudiziaria, per evitare in futuro accadimenti del genere.

L'intera area giochi era stata ristrutturata di recente e anche la sicurezza era stata controllata: revisionata la cancellata scorrevole e tagliati due pini ritenuti a rischio.

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