Stamattina, presso il cimitero Dei Boschetti, alla Spezia, in occasione della ricorrenza del 110° anniversario della concessione delle Medaglia d’Argento al Valor Militare all’Appuntato Francesco CORRADI, ha avuto luogo una cerimonia commemorativa. Nella circostanza, alla Presenza del Prefetto della Spezia, Dott. Antonio Lucio Garufi, del Sindaco Dott. Pierluigi Peracchini, del Vescovo Mons. Luigi Ernesto Palletti, delle Autorità Civili e Militari della provincia e di una rappresentanza di Carabinieri, è stata deposta una corona sulla tomba del graduato, caduto il 17 settembre 1908 ad Arcola, nel tentativo di immobilizzare e disarmare un latitante armato. La corona, benedetta dal Vescovo, è stata deposta accanto alla tomba, recentemente restaurata dai segni del tempo grazie all’intervento dell’amministrazione comunale.
L’App. Corradi, originario della provincia di Imperia ed effettivo alla Stazione Carabinieri di Migliarina, già distintosi in servizio in numerose occasioni, tanto da meritare due Encomi Solenni, era appostato assieme ad altri colleghi in attesa dell’arrivo di un pericoloso bandito, da tempo datosi alla macchia. All’atto dell’intervento dell’Appuntato Corradi, il Mozzachiodi – questo il nome del malvivente – gli esplose repentinamente a bruciapelo un colpo di pistola al petto, causandogli una ferita talmente grave che il graduato morì di lì a poco. Aveva trentacinque anni. L’assassino, disarmato ed immobilizzato dai commilitoni del Corradi, fu arrestato ed assicurato alla giustizia. L’episodio, che all’epoca ebbe vasta risonanza, è esempio del servizio svolto quotidianamente dai militari dell’Arma, oggi come allora, a tutela della popolazione, nei grandi e piccoli centri e, come ha ricordato il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Antonio Bruno, nel breve discorso tenuto per esporre il motivo della cerimonia, è a tutt’oggi attualissimo.
L’Appuntato Francesco Corradi fu insignito di Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “cadde vittima del proprio dovere mentre pel primo ardimento slanciavasi all’arresto di un pericoloso malfattore armato di rivoltella” (Arcola, 17 settembre 1908).
Si allegano foto e estratto del Notiziario Storico dell’Arma dei Carabinieri in cui è commemorato l’evento.