"Riguardo al sequestro di un’area di 20.000 mq sulla sponda destra del Magra, ringrazio nuovamente le forze dell’ordine, Finanza, Carabinieri e Provinciale, che hanno reso possibile intraprendere un percorso di legalità in una zona del fiume che, purtroppo, aveva da molto tempo una gestione “autonoma”.
"Spetta al Comune ora intraprendere un percorso virtuoso che, a seguito del vaglio della magistratura, potrà stabilire chi ha diritti in quell’area e come potrà esercitarli seguendo la normativa vigente in materia ambientale. Sicuramente la nostra Amministrazione,che ha già avviato un percorso virtuoso di collaborazione con le forze dell’ordine e la magistratura, inizierà un iter di risanamento ambientale e di sviluppo paesaggistico dell’area che deve essere restituita agli amegliesi".
"Duole notare come il Presidente del Parco, dagli uffici sarzanesi, altro non sappia fare che tuonare contro il Comune di Ameglia. Il Parco ha tutti gli strumenti di pianificazione e controllo delle aree tutelate e in questa zona non è mai intervenuto. Poco oltre quest’area, in Comune di Sarzana, fiorisce una discarica a cielo aperto, dove i nostri controlli hanno già multato più di un visitatore. Lungo le sponde si assiste a cantieri aperti e abbandonati, barche di pescatori abusivamente ancorate alla riva e pronte ad essere travolte dalle piene per diventare rifiuti speciali e in tutto questo Il Presidente sbandiera un piano della nautica di 10 anni fa, al 90% inattuato come la panacea di tutti i mali, ma se ne rende conto?".
"Il Comune di Ameglia deve recuperare la possibilità di governare il proprio territorio per evitare storture come il Piano della nautica, come il Piano di Parco nel suo complesso che ha gettato tutto nel degrado, nell’abbandono e nell’abusivismo. Tedeschi la smetta di fare lezioni di diritto amministrativo perché prende solo cantonate, si metta da parte e lasci fare chi ha la legittimazione dei cittadini! Bene fa a gioire per un’operazione del genere ma non se ne prenda i meriti!".
"Spero sinceramente che Tedeschi volga il suo obiettivo ad altri comuni e non attacchi più Ameglia che ha dato negli anni al Parco strutture di grande valore commerciale, turistico e naturalistico e non solo non ne ha ricavato un euro, ma non ha neppure ottenuto quei servizi al territorio che i visitatori sperano quando visitano i nostri boschi e i nostri sentieri".
"Il Comune di Ameglia ha davanti una grande sfida, restituire il fiume ai suoi cittadini, dare un’offerta naturalistica all’altezza di quanto i visitatori si aspettano e trasformarsi in un paese che ponga l’ambiente al primo posto, per ottenere questo abbiamo elaborato un Piano di recupero delle spiagge che mette proprio l’ambiente al primo posto e che ha visto nel Parco l’ente che ha creato maggiori problemi. L’area lungofiume a Fiumaretta per ospitare i cani ha visto il parere del Parco solo a stagione estiva finita, quest’anno la riproporremo, anche perché le attrezzature sono ferme in magazzino da un anno! Un Comune che guarda all’ambiente per prima cosa dovrebbe avere il Parco al proprio fianco e non contro".
Andrea De Ranieri