Sarà il Comune di Maissana a gestire il sito archeologico di Valle Lagorara, unico caso in Europa di cava di diaspro rosso utilizzata dagli uomini preistorici. E' stata infatti siglata a Genova la convenzione tra il Comune di Maissana e la Soprintendenza Archeologia, beni culturali e paesaggio per la Liguria.
Il sito, scoperto negli anni Ottanta, è costituito da una vasta parete rocciosa di diaspro rosso, un minerale che nell'età del bronzo veniva utilizzato dagli uomini preistorici per la costruzione di utensili di vita quotidiana e di armi rudimentali, quali lance e frecce. Il sito è vincolato dal 1992 con un decreto dell'allora ministro per i beni culturali Alberto Ronchey ed è quindi di competenza della Soprintendenza, che ora ne cede la gestione al Comune di Maissana, mantenendo il controllo culturale e scientifico. La convenzione è stata sottoscritta dal soprintendente Vincenzo Tiné e dal sindaco Egidio Banti.
Il Comune, a sua volta, mette a disposizione delle attività culturali e turistiche legate a un sito archeologico unico in Europa le due strutture a suo tempo realizzate a questo scopo: il centro di accoglienza in località Santa Maria e il laboratorio archeologico in località Ossegna.
"Con questo atto, perseguito da tempo - ha spiegato il sindaco Banti - il sito di Valle Lagorara viene ufficialmente inserito nel circuito turistico dei siti archeologico del Tigullio e dell'alta Val di Vara, che comprende ad oggi Sestri Levante, Castiglione Chiavarese e Carro. Abbiamo già preso contatti con la Fondazione Mediterraneo, che coordina queste attività insieme alla Soprintendenza. In più, grazie ai fondi messi a disposizione con la legge di bilancio già nelle prossime settimane provvederemo a una prima messa in sicurezza della cava, in modo che tutto sia pronto per l'inizio della stagione primaverile. Questo atto corona i tanti sforzi compiuti in questi anni dallo scopritore del sito Sergio Nicora, tuttora 'assuntore di custodia' per conto della Soprintendenza, e dal compianto Giannino Nicora, per molti anni assessore alla cultura del Comune con delega proprio al sito archeologico".
Le visite al sito rientreranno nel circuito turistico delle Valli di Maissana, collegate con la rete escursionistica ligure e con altre emergenze architettoniche, quali i "Casoni della pietra". In questo modo si punta anche ad un rilancio del turismo, con la valorizzazione delle strutture esistenti sul territorio.