L’allarme meteo e la pioggia costante che ha infierito su piazza Matteotti all’ora prevista non ha inibito la riuscita dell’autoconvocazione spontanea dei tanti cittadini intervenuti, e la piazza sarzanese ha dato il suo forte contibuto all’evento.
I fazzoletti rossi previsti come riconoscimento si sono dovuti sostituire obbligatoriamente con gli ombrelli ma il flah mob ha funzionato e la testimonianza è stata forte.
“Non siamo conniventi – Non in mio nome – Sono tutti nostri figli – Quando dicono “a casa” rispondo “sono già qua” – Se c’è una strada sotto il mare prima o poi ci troverà, se non c’è strada dentro il cuore degli altri prima o poi si traccerà” – questo e altro si poteva leggere sui cartelli indossati da molti partecipanti.
“Non muri ma porti sicuri” è stato il mantra intonato a lungo dai presenti.
La manifestazione è nata come reazione di un gruppo di cittadini impegnati nel sociale davanti “al quotidiano sfoggio di barbarie e crudeltà – riporta il volantino letto nella piazza – la nostra aspirazione è quella di fare passare il concetto che siamo dei normali cittadini intenzionati a contrastare politiche di Governo che vanno in modo antistorico riportando nel nostro Paese razzismo e xenofobia. Perché il 2 febbraio? Perché sono passati pochi giorni dopo il Giorno della Memoria e noi non vogliamo essere come quelli che in tempo di guerra hanno fatto finta di non vedere quello che stava accadendo. Dobbiamo essere una cellula di un organismo che manifesta assieme per dimostrare che ovunque ci sono persone che dissentono da queste scelte inumane di chi vorrebbe lasciare morire in mare chi scappa dalla guerra, dalla fame e dalla povertà”.
Tra i presenti, cittadini e non solo, anche rappresentanti di associazioni, sindacati e presenze politiche: l’Avvocato Paolo Bufano in primis, tra i promotori dell’evento insieme a Matteo Delvecchio, poi Lorenzo Forceri, Paolo Mione, i regionali Francesco Battistini e Juri Michelucci, Andrea Fantini, Massimo Caleo, Valter Chiappini e altri ancora confusi sotto gli ombrelli. Ci scusiamo con chi non citiamo ma la confusione sotto la pioggia non ha consentito la lista precisa.