Una brutta sorpresa per Monia Petreni, ben conosciuta e rispettata commerciante della principale via commerciale del centro storico sarzanese, via Mazzini, e compagna dell’attuale Assessore al Commercio, Roberto Italiani (Sarzana Popolare).
Il 31 mattina, all’apertura della propria boutique “I segreti di Audrey”, la proprietaria ha avuto l’inaspettata sorpresa di trovare sotto la saracinesca una busta chiusa contenente un foglio di evidenti, seppur enigmatiche, minacce.
Impegnata nell’apertura del negozio la busta è stata momentaneamente accantonata sul bancone della boutique sino alla lettura, poco dopo, di quelle confuse e preoccupanti righe: “O la finiscono immediatamente (chi? Si chiede Monia) o ne subirai tu le conseguenze, t’avviso non scherzo”.
Lo stupore e il dubbio iniziale di essere sottoposta semplicemente ad uno scherzo di pessimo gusto di un qualche mitomane sono stati presto rimpiazzati dal tentativo di dare appropriata lettura al messaggio e anche da una buona dose di preoccupazione.
Preoccupazione del tutto confermata quando, alla chiusura del negozio “Verso le 12,45 – spiega Monia – sono tornata al parcheggio sotterraneo “Brun Caprini”, dall’omonima piazzetta, per riprendere l’auto e tornare a casa”.
I timori e dubbi che avevano accompagnato la lunga mattinata persa tra telefonate con i familiari, gli amici ed il proprio compagno alla ricerca di una spiegazione logica, trovavano improvvisamente conferma:
la Citroen C3 parcheggiata alla mattina verso le 9 era stata a lungo oggetto di “divertimento” e ricoperta dovunque di rigature profonde.
Lunghe ed intricate rigature incise dovunque, cofano e fiancate, con un’evidente volontà di accanimento e durante una piena mattinata, con il rischio d’essere scoperti, seppure con la copertura di un parcheggio sotterraneo.
Un “regalino” di circa 6.000 euro di danno che, apparentemente, ha confermato la precisa volontà di chi ha stilato la lettera.
Alle 15 la denuncia ufficiale dell’accaduto ai Carabinieri del Comando sarzanese, a loro ora spetta il compito di vagliare i fatti accaduti.
“Un fatto inquietante e inaspettato che mi ha lasciata spaventata e incredula – spiega la proprietaria – prima la lettera e poi tutto quest’apparente odio arrivato sino a sfregiarmi completamente la macchina. Un’atto di intimidazione? – si chiede Monia – ma rivolto a cosa? A chi? Io non sono nessuno, rappresento solo me stessa come commerciante e non ho problemi con nessuno, chi sono quelli che “la devono finire” come recita la lettera? – e conclude – se volevano colpire l’Amministrazione ha poco senso colpire me e sarebbe stato solo un atto da vigliacchi”.
Risolvere l’accaduto spetta ora alle Forze dell’Ordine e non certo a noi, stupisce solo che, in un ipotetico collegamento con il compagno Assessore e l’Amministrazione stessa, il fatto sia stato portato a termine contro un’esterna al gruppo non impegnata in politica e, in ogni caso, ad una parte moderata dell’Amministrazione stessa.