La asl 5 sfrutta gli infermieri in ogni modo per sopperire a tutti i disservizi, alle disorganizzazioni e alle carenze del proprio sistema sanitario.
Ultimo episodio lo scorso 24 gennaio quando un Infermiere reperibile è stato chiamato perché non funzionavano i campanelli nel reparto multispecilistico del San Bartolomeo di Sarzana.
Ha dell’incredibile il fatto che non si sia pensato di attivare la reperibilità del tecnico elettricista per riparare il malfunzionamento, bensì il responsabile dell’area ha chiamato un infermiere in reperibilità che invece di prestare assistenza, ha dovuto fare da “campanello umano”.
Il paradosso è che nel reparto in questione NurSind aveva più volte segnalato una carenza di infermieri di notte perché la dotazione è di solo 2 infermieri in servizio per 24 posti letto senza personale ausiliario in un reparto dove bisogna offrire un'assistenza ad alta intensità.
L’azienda non è intervenuta per aumentare gli infermieri in servizio e il giorno 24 gennaio la “sorpresa” di un infermiere in più, ma non per assistere i pazienti, ma solo per “girare per le stanze per sostituirsi al campanello”.
Una situazione inaccettabile che oltre allo sfregio alla professione infermieristica implica anche un danno erariale a carico del responsabile che ha attivato la chiamata dell’infermiere.
E’ stato pagato un turno intero di straordinario (inutilmente..) all’infermiere, quando potevano bastare poche ore per sistemare il guasto al sistema dei campanelli.
Un episodio che non potrà essere lasciato cadere perché la reperibilità infemieristica (peraltro più volte contestata da NurSind) deve essere utilizzata soltanto quando c’è reale emergenza sanitaria: non si può ricorrervi sempre, facendo saltare il necessario riposo ai lavoratori e retribuendo la pronta disponibilità come straordinario: si commette un danno all’Erario e NurSind provvederà a fare chiarezza!
Per non parlare dell’amarezza di vedere svilita in questo modo la professione infermieristica.
Assunta Chiocca
SEGRETARIO TERRITORIALE NURSIND LA SPEZIA