Continua la questione che ha colto di sorpresa la nuova giunta sul finire dell'estate. Su decisione del sindaco Cristina Ponzanelli per l'inizio dell'anno scolastico 2018/2019 è stato chiuso il complesso Poggi e i bambini delle elementari mandati in alcune aule del Liceo Parentucelli-Arzelà. Il primo cittadino aveva promesso che sarebbe stato fatto uno studio approfondito per la costruzione di una nuova scuola e il progetto presentato prima della fine dell'anno. Il 28 dicembre l'I.R.E., una società pubblica gestita dalla Regione che si occupa di riqualificazione urbana, ha consegnato questo progetto. L'obiettivo, secondo la giunta e la società, è quello di costruire nell'area compresa tra lo Skate Park e le Poggi-Carducci una sorta di "città della scuola" con un nuovo complesso che si colleghi all'attuale istituto L. Lalli.
Insomma il progetto è diviso in due lotti: il primo, ovvero quello per cui è stato chiesto il finanziamento alla Regione per 7 milioni, che prevede la demolizione del complesso Poggi e della palestra limitrofa e la costruzione di un nuovo edificio su due piani; il secondo lotto, invece, riguarda il complesso Carducci, per il quale, però, si deve ancora scrivere il destino, in quanto il Comune dovrà decidere se procedere con la demolizione anche di quest'ultimo oppure se basta una messa in sicurezza per poter ripristinare completamente l'edificio. Per questa seconda parte del progetto non è ancora stato chiesto nessun finanziamento, ma si prevede una spesa di circa 3 milioni di Euro. "Questo progetto non graverà sulle spese dei cittadini" dichiara il Sindaco Ponzanelli, la quale ricorda che i fondi, nel caso del "sì" finale della Regione, saranno presi dal Fondo Strategico di quest'ultima.
Ma la piccola Sarzana continua ad essere sotto i riflettori per un'altro motivo: la città è stata scelta come "caso pilota" in quanto le scelte di edilizia scolastica saranno il punto di riferimento per tutta la Regione. Infatti lo studio di fattibilità condotto dall'I.R.E. si è basato dalla situazione di tutti i complessi scolastici della città, l'incremento o il decremento degli iscritti, il calo o la crescita demografica e molti altri indicatori. Ma perché proprio Sarzana? Perchè, come è stato sottolineato, la costruzione di una nuova struttura in quel punto preciso cambierebbe molto l'assetto della città e, inoltre, Sarzana, oltre ai vari disagi che ha vissuto in passato, ha subito la chiusura di una scuola. Ecco perché, insomma, Sarzana è stata presa come "caso pilota" per tutta la Liguria: si sono studiati i cambiamenti che comporterebbe la costruzione di un complesso di quel tipo in quel punto preciso, oltre agli studi di fattibilità che saranno la "traccia" di tutti gli altri interventi in tutta la Liguria.
Lo studio è stato illustrato dal Dottor Marco Segni e dall'Architetto Teodora Buzzanca che questa mattina hanno affiancato il Sindaco e l'Assessore rappresentando I.R.E. alla conferenza stampa di presentazione. "Si tratta infatti di un progetto più che di uno studio, che si basa anche su delineazione della curva demografica della nostra città nei prossimi decenni per capire il fabbisogno- dichiara la Ponzanelli, e prosegue- oggi è un giorno speciale perché la scuola potrà restituire dignità sociale a un'intero quartiere". Poi ancora:"L'avevamo annunciato anche in consiglio comunale, ma ci sono venuti tutti contro insinuando che un progetto del genere non si poteva fare, ma, in meno di quattro mesi, siamo qui a festeggiare". Poi l'Assessore Campi:" Si tratta di un momento magico: mi ricordo i giri per le scuole ad agosto e ora ho i brividi nel essere qui a presentare questo progetto".
Un breve excursus è stato fatto anche sulla ex Scuola XXI Luglio: per riportare la scuola a norma servirebbero 14 milioni di Euro, secondo uno studio del 2006. "Una cifra molto alta- dichiara Borrini- ma è stata comunque approfondita e sicuramente ci faremo qualcosa"