“Nuovi elementi e gravi indizi di colpevolezza” stanno emergendo dalle indagini che i militari della Compagnia Carabinieri di Sarzana stanno portando avanti nei confronti di tre uomini e due donne facenti parte della CARPOINT, una società di compravendita di autoveicoli di Sarzana, e di un sesto soggetto, titolare di impresa di consulenza automobilistica alla Spezia.
Già nello scorso novembre le indagini avevano portato ad eseguire svariate misure cautelari personali ed una serie di sequestri preventivi nei confronti delle sei persone, in quanto era emerso il loro coinvolgimento, in concorso e a vario titolo, in una serie di reati che andavano dalla falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale al trasferimento fraudolento di valori: una corte dei miracoli le cui redini erano tenute da G.V., ufficialmente dipendente al servizio di due donne titolari ma in realtà mente e deus ex machina delle varie società che nascevano una dopo l’altra per eludere i controlli, fallire e rinascere sotto altro nome. G.V. è indagato poiché ritenuto il vero artefice dei vari illeciti nella compravendita di veicoli e nella creazione di società fittizie con le quali operare, anche dall’estero.
Continuando le indagini, i carabinieri del Nucleo Operativo di Sarzana hanno rapportato all’Autorità Giudiziaria della Spezia “nuovi elementi e gravi indizi di colpevolezza” nei confronti di due soggetti già indagati per i quali sono state ribadite misure cautelari: G. V. è stato arrestato e posto ai domiciliari, mentre per un secondo italiano è stata ribadita l’interdizione per un anno con divieto di esercitare imprese o uffici direttivi in imprese o persone giuridiche che svolgono attività agenzia pratiche auto.
Ma non solo: l’indagine si è allargata ad altre due persone, un cittadino tedesco (P.F.) ed uno Ceco (K.L.), deferiti in stato di libertà, entrambi in concorso con G.V., per complicità nel trasferimento fraudolento di valori.
Contestualmente i Carabinieri hanno effettuato il sequestro preventivo e l'affidamento dei beni all’amministratore nominato dalla Procura della Spezia delle quote sociali e dell’intero patrimonio sociale, compreso un terreno posto nel comune di Sarzana, e dei conti correnti della PROMATICA BOEMIA S.R.O., impresa con sede nella Repubblica Ceca, considerata riconducibile a G.V., avente una sede ad Ameglia. Stessa sorte anche per le quote sociali e l'intero patrimonio sociale, compreso un terreno posto nel comune di Sarzana e compresi i conti correnti intestati alla ditta, della PROMATICA e della CARFAX che “erano l’ennesimo schermo dietro le quali si è nascosto G.V” ( si legge nel provvedimento del G.I.P. ).
Le indagini dei Carabinieri di Sarzana vanno ancora avanti, alla ricerca del tesoro occultato nella varie società nel corso degli anni. La somma si pensa ammonti ad alcuni milioni di euro.