Sono anni che il Coordinamento del levante cittadino denuncia una situazione insostenibile di inquinamento dovuta principalmente ad una attività portuale non rispettosa delle leggi.
Le istituzioni locali e regionali non solo hanno fatto finta di non sapere ma nelle sedi istituzionali hanno fatto azione dispersiva per non attivare controlli preventivi con la priorità dei presidi ad alto rischio di criticità ambientale,come il porto commerciale ad esempio,con il risultato che non esistono adeguate verifiche di prevenzione.
In questa situazione un privato ha fatto quello che sarebbe stato di loro competenza,dotandosi di apparecchiature costose che avrebbero dovuto essere utilizzate dalle istituzioni e che hanno dato risultati che dovrebbero far vergognare chi di dovere e chi non è mai intervenuto prima nonostante la responsabilità circa la salute dei cittadini fosse loro e soltanto loro.
L’ultimo vergognoso episodio relativo a questa questione ha avuto luogo nel Consiglio Comunale del 10 dicembre scorso.
Dobbiamo dire che sia il Coordinamento del levante che le associazioni ambientaliste nazionali molto spesso non hanno ricevuto l’attenzione di una parte della stampa che si è guardata bene da pubblicare le nostre proteste forse per loro interessi personali.
Comunque ben venga ed avrà tutta la nostra fiducia questa nuova indagine che segue l’ordinanza del Pubblico Ministero Rodolfo Attinà che il 5 aprile 2000 parlava di un superamento dei limiti di legge che impediva il giusto riposo notturno dei cittadini.
A quel tempo tutti si erano impegnati a porre rimedio alla situazione ed a rientrare nei limiti di legge ma tutto è stato fatto cadere nel nulla nonostante i cittadini abbiano continuato e protestare inascoltati poiché le istituzioni,sorde,non hanno fatto controlli né dato le necessarie informazioni reali e trasparenti ai cittadini ormai al limite della sopportazione.
Ma ecco che dopo 18 anni si è riaperta un’indagine della Magistratura e vogliamo altresì ritornare,con molte riserve,su una barriera antirumore di 740 Mt.,da via San Cipriano a via Don Pertile,lungo viale San Bartolomeo,progetto di cui abbiamo parlato più volte cercando di far capire che i 6,50 Mt di altezza della barriera non serviranno certo a non far giungere le onde rumorose ai 30 Mt di altezza dei palazzi.
In effetti il P.R.P. del 2006 aveva sostenuto che fosse invece necessario spostare le banchine al centro del golfo per movimentare i containers mettendo al riparo i cittadini e la loro salute.
Ora si sono attivati i privati per verificare la funzionalità delle poche barriere già installate per controllare che si rientri nei livelli acustici della zonizzazione di legge e valutare le eventuali iniziative da mettere in atto.
PER IL COORDINAMENTO DEI QUARTIERI DEL LEVANTE
RITA CASAGRANDE
PER LA V.A.S (ONLUS)
FRANCO ARBASETTI