Un giorno come oggi, come ieri, la galleria Menhir Arte Contemporanea respirava per la prima volta 40 anni fa. Alberto e Selma Rolla, anche Sonia Austi nell'ombra per proprio e vero desiderio, hanno aperto la galleria un sei dicembre, credo, nel lontano 1978.
La prima sede è stata stabilita in via Chiodo 32 ed si è raddopiata 23 anni dopo col nuovo spazio di Alessandro Manzoni, dove Alberto ha finito il suo percorso professionale nel 2014 per problemi di salute. 36 anni di totale dedizione all'arte contemporanea.
Al volgere del nuovo millennio, ancor prima, è accaduto qualcosa di straordinario nell'intima essenza della sua personalità di gallerista. Rolla sviluppa un'altra maniera di stabilire il rapporto con gli artisti. Allora viaggia di più, visita i loro luoghi di lavoro e stringe e rafforza importanti legami d'amicizia con gli artisti che ha scelto.
Nel 1999 vede una personale mia a Barcelona, nella sede di Generali-Vitalicio. Il mio telefonino gli viene fornito da un caro amico comune catalano, Pere Porta, che ha gestito per tre decenni un'importante ufficio di rappresentanza e management di Bel Canto. Lo scoglio, l'unico con Rolla, avviene quando gli dico, con tutto il dolore del mio cuore, che non posso aprire il mio studio. Gli spiego i motivi per cui, dopo un aprofondito ragionamento personale, ho preso questa decisione così difficile. La risposta che mi dà Alberto in un primo momento è: Non ti preocupare, ti aspettaró. E mi ha aspettato, fino alla fine, benché avesse cominciato a chiamarmi "Gadir l'orso ... L'orso Gadir!".
Nel 2014, nel periodo di Natale, sono venuto alla Spezia per ritratarlo, di persona. Poi, ho fatto quasi una dozzina di ritratti usando fotografie. Ne ho fatti quasi duecento. Lui non voleva posare. Non gli piaceva essere protagonista. "Dipingi Rosa...Io sono soltanto un umile galerista di provincia" - mi ha detto.
Ho un omaggio personale per lui in sospeso. Lo sanno bene Sonia e altri amici.
Quelli di 2014, sono stati dei giorni indimenticabili, con Sonia, con Alberto Moscatelli, con Claudio il corniciaio ed altri amici. Quando sono ritornato alla mia lotta quotidiana, mi ha sorpreso fino l'emozione, la mia iscrizione nella fiera Arte Genova 2015, nello stand di Menhir Arte Contemporanea, accanto a Domenico Gnoli, Marta Cárdenas o Mimmo Rotella.
Non vedevo Alberto da 2008, quando Rosa e io siamo andati a festeggiare il 30° anniversario della nascita della galleria, momento cui si riferisce questa foto, con Alberto seduto come un guru -di vita laica, come ha accennato Marzia Ratti così giustamente-, Concetto Pozzati, Bruno Ceccobelli, Nicola Perucca, Mark Kostabi, Luciano Caprile o Marco Capaccioli. Alberto stava già combattendo con la malatia che l'ha portato oltre il profilo geografico unico del Golfo dei Poeti, che tanto amava. C'é un gioco di parole che mi ha detto a Siviglia, quasi alla fine, guardandomi negli occhi: "La scomparsa di Raffaello scomparso... ... È un libro che vado a cominciare a scrivere presto, Diego."