"Il registrarsi di episodi di violenza contro le donne, anche in ambito familiare e nei rapporti di coppia, può essere sintomo di situazioni di maltrattamento nascoste all'interno dell'ambiente domestico, ove la vittima talora fatica a riconoscere la stessa violenza subita e a formalizzare una denuncia agli organi di Polizia prima che le persecuzioni raggiungono i livelli più estremi": anche in occasione del 25 Novembre, come accaduto per San Valentino e per l'8 Marzo, la Polizia di Stato, mossa da questa premessa, scende in piazza con la campagna di sensibilizzazione 'Questo non è amore'.
La campagna di sensibilizzazione e di ausilio alle vittime, che come sempre si articola a livello nazionale, è stata presentata questa mattina, 23 novembre, durante una conferenza stampa volta anche ad illustrare il percorso fatto fin qui per contrastare i fenomi di abusi e violenze.
Ha presentato l'iniziativa la dirigente della divisione anticrimine della Questura della Spezia, Marina Listante, che ha spiegato: "Questa sarà l'occasione per rompere il muro che spesso si trova tra vittime e istituzioni. Insieme alle associazioni, alle volontarie della Consulta provinciale femminile, La casa delle donne e il Centro antiviolenza Irene, vogliamo essere presenti e far sentire la nostra vicinanza. Si può fare di più poi dal punto di vista culturale partendo dalla prevenzione, perché le avvisaglie molto spesso sono chiare molto prima del fatto delittuoso. Un altro aspetto sul quale vogliamo lavorare è quello informativo: vogliamo far capire alle vittime che non esistono solo gli strumenti penali, ma esiste tutta una serie di interventi amministrativi che possono dimostrarsi molto utili".
Sì, perchè quello che molto spesso frena le donne a farsi avanti è l'idea che esista solo la denuncia, di fronte alla quale molte vittime si fermano pensando così di 'rovinare la vita' ad una persona alla quale, in ogni caso, vogliono bene. Molte di queste norme, considerate più 'blande' potrebbero aiutare le vittime a fermare sul nascere comportamenti lesivi prima di vederli peggiorare. E' il caso, ad esempio, del 'richiamo del Questore', che in molti casi (ovviamene dipende da caso a caso e tutti gli strumenti hanno senso se inseriti in un percorso fatto ascoltando e supportando la vittima) potrebbe essere sufficiente a fermare i comportamenti lesivi. Nell'ultimo anno sono stati circa 16 i richiami del Questore, ma i casi di stalking e violenza domestica vedono l'intervento della Polizia di Stato a cadenza quasi quotidiana.
"Alcune norme, anche molto pesanti, sono già in atto, come nel caso della legge sullo stalking- prosegue Listante- Domani, oltre ad informare, saremo a disposizione con volontari e personale qualificato, di chiunque volesse approfondire".
Presente in conferenza stampa anche l'assessore alle Pari Opportunità del Comune della Spezia Giulia Giorgi: "Un lavoro di rete che va avanti da 10 anni, quello del Centro Irene, gestito direttamente dal Comune e credo che questo, come città, non possa che farci onore. Si tratta di un tema che non va mai a morire: sono continui gli accessi e le chiamate ai numeri verdi e questo significa che il bisogno di supporto è costante".
Sara Madiai, responsabile del Centro Irene, ha spiegato: "In un anno, sono tra le 60 e le 70 persone che vengono da noi, ma riceviamo circa 350 telefonate, ciò dimostra che tante persone sono in cerca di un contatto, ma non sono pronte per presentarsi di persona. Nell'ultimo anno invece 16 le persone che abbiamo ospitato nelle case".
Se è vero che il 25 Novembre è solo una giornata, il lavoro delle associazioni, degli enti e delle forze di polizia è costante, come spiegato da Maria Cristina Failla, presidente dell'associazione 'La casa delle donne', nata per collaborare con le istituzioni fornendo supporto e attività di formazione, che ha spiegato come proprio il lavoro di educazione e formazione riveste una componente fondamentale nel lavoro a contrasto della violenza di genere: "La repressione va bene, ma se ogni tre giorni viene ancora uccisa una donna significa che il lavoro da fare è ancora molto. Il 25 Novembre è una giornata istituita dall'Onu e la portata mondiale di questo evento deve essere sottolineata, perchè significa che, per un giorno, tutto il mondo deve fermarsi a riflettere su questo fenomeno".
Altra componente fondamentale di questa rete e di questo percorso è la Consulta provinciale femminile, che riunisce le componenti femminili di sindacati, associazioni ed enti. In conferenza stampa Eliana Bacchini, che ha spiegato: "Proprio nel pomeriggio di oggi ci incontreremo con le istituzioni e affronteremo il problema per capire cosa possiamo ancora fare. Io credo che un gran lavoro potrebbe essere ancora fatto nell'intervento nel mondo della scuola. Inoltre credo che potrebbe essere utile riprendere in mano il Protocollo di intesa firmato nel 2016 alla presenza del Prefetto, documento che però è poi rimasto in sospeso".
Altro aspetto fondamentale è il sostegno a chi invece capisce di avere un problema e decide di affrontarlo: il progetto Ama-li, ad esempio, nasce per il recupero dei maltrattanti, dove Cooperativa Sociale Ma.Ris, Cooperativa Coopselios e Isforcoop collaborano a vari livelli e secondo le diverse competenze per supportare il processo di recupero degli uomini che maltrattano.
Appuntamento con la campagna di sensibilizzazione 'Questo non è amore' alla Spezia, nella centralissima Piazza Mentana, domani 24 novembre; in caso di maltempo lo stand sarà allestito all'interno dell'Urban Center.
'...Questo non è amore 2018' è anche una pubblicazione, che verrà distribuita allo stand della Polizia di Stato, realizzato a cura della Direzione centrale anticrimine del Dipartimento della pubblica sicurezza, che riporta l’analisi dei fenomeni criminali relativi alla violenza di genere e le iniziative messe in campo dalla Polizia di Stato per combatterli.
A questo progetto ha avuto collaborato, realizzando quattro illustrazioni sul tema, il vignettista Paolo Piccione.