“365 giorni l’anno a disposizione delle donne": domenica 25 novembre piazza Matteotti si colora di rosso mentre i commercianti aderiranno all’iniziativa inerente “postooccupato”: “L’associazione Vittoria vi aspetta tutti alle ore 11 in piazza Matteotti per ricordare le donne che sono morte per mano di chi diceva di amarle – invitano le volontarie di Vittoria - dopo un momento di comune riflessione ci incammineremo verso la targa posizionata in via Mascardi. Nel pomeriggio presso il centro sociale di Castelnuovo è organizzato un concerto e a seguire un apericena. Contestualmente sarà attiva presso i commercianti sarzanesi l'iniziativa #postooccupato...Vi aspettiamo numerosi per commemorare e ricordare tutte le donne che hanno subito e che subiscono violenza e lanciare un messaggio di speranza! #25novembre #maipiusola”.
L’associazione Vittoria nasce nel luglio 2013 dalla volontà di un gruppo di donne di Sarzana che, in stretta collaborazione con le istituzioni, si pone il duplice obiettivo di lavorare sul territorio, da una parte per la sensibilizzazione culturale sulla violenza di genere, dall’altra per dare aiuto concreto e sostegno a tutte le donne che in qualche modo si trovano in una situazione di difficoltà.
L'associazione ha lo scopo di fornire aiuto e sostegno a tutte le donne vittime di violenze mediante il programma “Mai più sola”, lavora costantemente sulla formazione di nuove operatrici, segue il servizio di “codice rosa” presso il Pronto Soccorso dell'ospedale San Bartolomeo di Sarzana, collabora con le Forze dell’ordine ed il Tribunale della Spezia ed ha un recapito telefonico a disposizione H24 per tutte le necessità (3343793354).
Eventi di sensibilizzazione, aiuti concreti e centri di ascolto: Sarzana, Castelnuovo Magra e Ameglia hanno accolto gli sportelli sempre operativi dell’associazione che vede Elisa Lipilini come Presidente, dopo il nuovo direttivo eletto lo scorso 17 settembre.
“Posto Occupato” è un gesto simbolico ma importante dedicato a tutte le donne vittime di violenza. La sua teoria nasce dal fatto che ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un amante, un ex, o uno sconosciuto decidesse di porre fine alla loro vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana. Insomma: nella società.
Questo posto verrà rappresentato simbolicamente da delle sedute, purtroppo vuote, esposte dai commercianti sarzanesi che aderiranno all’iniziativa, quel posto "vuoto" è proprio a simboleggiare chi avrebbe potuto occuparlo e ora non può più.
Una sedia in un negozio, in un cinema, una panchina in un parco, un posto in un consiglio comunale, non importa dove ma importa che quel posto ci metta a confronto con l’assenza di quella donna che “avrebbe” dovuto occuparlo.
Una campagna partita nel 2013 da Rometta (provincia di Messina) e diventata in breve virale, con l’unico obiettivo di mantenere alta l’attenzione sulla piaga del femminicidio, un fenomeno (consentitemi di dire) indescrivibile quanto inaccettabile.
Sono insana quotidianità i casi di donne sottoposte alle più varie forme di vessazione, da quelle psicologiche a quelle fisiche, sino anche all’estremo finale, ultimo atto magari dopo anni di abusi.
“Posto occupato” è nato anche per lanciare una richiesta di aiuto alle istituzioni, perché spesso leggiamo di donne uccise nonostante avessero sporto preventivamente denuncia.
Nella mozione presentata dal Consigliere Federica Giorgi (M5S) possiamo leggere quanto il fenomeno sia vasto: “La violenza contro le donne continua a rappresentare nel nostro paese un fenomeno di pesante gravità ed in continua crescita – scrive - i dati raccolti fanno paura e raccontano una gravissima emergenza: in Europa la violenza commessa sulle donne uccide più del cancro o degli incidenti stradali e il 90% delle violenze si consuma in ambiente domestico o familiare. Secondo l’ISTAT in Italia il 31,5 % delle donne tra i 16 e i 60 anni ha subito molestie o violenze fisiche, psichiche o sessuali nel corso della vita, e a tutto ciò si aggiungono i moltissimi episodi di violenza che non vengono denunciati”.
Federica Giorgi ha presentato al Consiglio comunale una mozione a sostegno delle azioni di contrasto alla violenza sulle donne, tesa ad impegnare Sindaco e Giunta, proprio in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza di genere, a:
1) mettere in atto azioni significative contro la violenza sulle donne ed a prevenirla attraverso la diffusione di una cultura di parità di genere con una campagna di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado;
2) promuovere la cultura di contrasto alla violenza contro le donne organizzando iniziative locali, momenti di informazione e formazione;
3) collaborare con le associazioni pubbliche e private impegnate sul territorio sia per conoscere e monitorare situazioni presenti sia per sostenere concretamente le donne oggetto di violenza;
4) impegnarsi perché sia messa a disposizione degli stessi centri antiviolenza presenti nel territorio comunale, una casa rifugio per donne maltrattate;
5) impegnarsi affinchè siano previste, nei piani sociali di zona, l’inserimento di risorse destinate ai centri antiviolenza, presidio strategico nella battaglia contro questo fenomeno.
“Il solo mezzo concreto per fermare questo fenomeno - conclude la Giorgi – è la prevenzione”.
La violenza è principalmente un problema culturale e bisogna lavorare nell’insegnamento/prevenzione sin dalle famiglie e dalle scuole passando per le Istituzioni, per dare un messaggio univoco di rispetto dell’altrui persona.