Spesso accade, che quando si spengono i riflettori, sembrano cessare anche le emergenze. Purtroppo non è così. Infatti i tanti alberi caduti e piccoli smottamenti verificatisi lungo i sentieri della Val di Vara e del Parco Nazionale delle Cinque Terre, durante gli eventi di maltempo del 29 – 30 ottobre scorsi, impongono un importante lavoro sia per effettuare accurate operazioni di monitoraggio, sia per ripristinare la più sicura fruibilità dei percorsi escursionistici. Si tratta di sentieri che richiamano tanto turismo e rappresentano anche una importante occasione di economia positiva. Così l’associazione Mangia Trekking, che opera in collaborazione con il Parco Nazionale delle 5 Terre e con il Comune di Riccò del Golfo (Comune della Val di Vara che confina direttamente con quattro dei paesi delle Cinque Terre), continua senza sosta a fare azioni di monitoraggio, verifica e controllo sui territori. Sono attività svolte attraverso escursioni organizzate in modo mirato. I controlli contribuiscono poi a produrre, dove possibile, l’intervento di altri appassionati dell’alpinismo lento, della medesima Mangia Trekking, che vanno a rimuovere con motoseghe le piante cadute. Nei casi più delicati (come ad es. un palco di caccia cadente sul sentiero) vengono fatte le opportune segnalazioni all’Ente Parco Nazionale o al Comune corrispondente. Nelle più recenti attività l’associazione è stata operativa in diversi sentieri dei Comuni di La Spezia, Riomaggiore, Venazza e Riccò del Golfo. Mentre per i lavori di rimozione degli alberi caduti occorrono importanti capacità manuali, e sono spesso faticose, per le attività di monitoraggio e controllo sono prevalentemente le associate che partecipano volentieri, perché seppur attività impegnative sono anche molto piacevoli in quanto si sviluppano a favore delle comunità del cammino ed in luoghi tra i più belli del mondo.