I tanti alberi caduti lungo i sentieri del Parco Nazionale delle Cinque Terre, e l’evidente dissesto provocato, sia dalle piogge persistenti che dal forte vento dei giorni scorsi, impongono un notevole lavoro per ripristinare quei percorsi escursionistici, capaci di richiamare tanto turismo e portare a scoprire le bellezze di uno straordinario territorio. Antiche vie che rappresentano anche una importante occasione di economia positiva per le diverse località vicine. Così sulla base di una fattiva collaborazione con lo stesso Parco Nazionale delle Cinque Terre, l’associazione Mangia Trekking, nel segno del progetto cammini tra i Parchi di Mare e di Montagna, si è attivata, per partecipare in modo concreto alla riparazione dei danni, al ripristino della fruibilità delle antiche vie di cammino. Con zaino e motoseghe in spalla, miscela e olio al seguito, nonostante il perdurare di un tempo meteo non particolarmente favorevole, l’associazione ha già effettuato diversi degli interventi necessari. Ad esempio, tra la palestra del verde, dalla località Sant’Antonio, alla Fossola, e da lì fino a Monesteroli, risalendo e proseguendo per la Fontana di Nozzano e Schiara, fino a giungere a Campiglia. Operando interventi in un percorso caratterizzato da una natura incontaminata, con straordinari scorci sul mare in luoghi un tempo contraddistinti da un’arcaica e dialettale toponomastica. Si tratta di impegnative attività, di alcuni associati, che procedono rimuovendo le molte piante cadute ad ostruire le vie sentieristiche di collegamento tra il mare ed il suo entroterra, e ponendo attenzione al monitoraggio del territorio. Dove ogni situazione degna di attenzione (es. piante, muretti a secco, movimenti franosi, e recinti divelti ) viene poi relazionata all’Ufficio Tecnico del Parco Nazionale. Sono attività di lavoro e sopralluogo dell’associazione Mangia Trekking, con il giovane Keivan in prima fila, per dare il proprio fattivo contributo in luoghi patrimonio dell’umanità e tra i più belli del mondo.