Ormai è guerra aperta. Dopo una commissione infuocata (leggi QUI) e dopo l’incontro in Prefettura (leggi QUI) oggi le opposizioni hanno convocato a Palazzo Civico lavoratori di Acam e sindacati per discutere in merito al caso della lavoratrice di Acam licenziata e di quali contromosse mettere in campo.
Durante l’incontro sono stati precisati alcuni punti ed è emersa qualche idea in merito alle azioni dei gruppi di minoranza. Dopo l’incontro che ci sarà in Acam Ambiente lunedì prossimo, si arriverà quasi certamente allo sciopero. Non solo i sindacati si sono sentiti offesi per la mancata partecipazione dell’assessore Kristopher Casati e di Acam nella scorsa commissione, anche i consiglieri d’opposizione vedono nell’assenza della “controparte” un fatto grave che sminuisce il ruolo della commissione e del consiglio comunale tout court.
“Non è un caso se l’azienda ha sottolineato più volte il nome dell’assessore Casati – afferma Gianni Cargiolli Fp Cgil – Si devono fare queste commissioni e si deve portare in consiglio comunale la vicenda. Bisogna inoltre ridiscutere il ruolo (dell’assessore Kristopher Casati), oltre che approfondire il motivo per cui era lì in quel momento. Se si vuole arrivare allo scontro noi ci siamo! A noi interessa che questa persona possa ritornare a lavorare”.
“A Pomara (sede dell’azienda) c’è il terrore! E’ stato creato un precedente!” afferma Marco Furletti (Uil) che viene interrotto da Stefano Cima Rsu “Ieri sono usciti altri tre nomi di dipendenti a rischio licenziamento e altri quattro sono in ballo! Potete immaginare lo stato d’animo dei lavoratori, della paura che hanno!”.
Marco Furletti riprende il discorso “Per me sia Casati che Pagliari si devono dimettere, non possono più rivestire quel ruolo!”. E’ evidente dalle parole dei sindacati che si è pronti a tutto. Bisognerà capire adesso sul piano politico cosa decideranno di fare le opposizioni, dopo un primo vano tentativo di convocare in commissione l’assessore Casati e i vertici di Acam.
La prima a sollevare l’ipotesi di una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore è proprio Dina Nobili: “Pensiamo ad un’azione di forza oltre a quello che avete già fatto voi (riferito a sindacati e lavoratori). Vedremo se presentare una mozione di sfiducia a Casati. Noi come consiglieri d’opposizione ci siamo, siamo con i lavoratori da sempre e non solo su questo caso. Volevamo chiarezza, invece si sono negati in continuazione”.
A questo punto la parola passa ai consiglieri d’opposizione, la prima è Federica Pecunia: “Il tema dell’inopportunità del ruolo dell’assessore all’interno dell’azienda lo avevamo sollevato mesi fa. Speriamo che, vista la situazione, si possa creare un dialogo, ci possa essere un ravvedimento”.
Il consigliere Paolo Manfredini divide la situazione su tre piani distinti e collegati allo stesso tempo, sottolineando come la priorità assoluta sia legata allo scongiurare il rischio della lavoratrice: “C’è un livello giuridico, immagino che la lavoratrice percorrerà tutte le strade supportate per riuscire a concludere la sua vicenda positivamente, c’è un livello sindacale, per cui i sindacati sceglieranno le strade più opportune e poi c’è il piano politico. Noi dobbiamo richiamare al tavolo l’amministrazione e i vertici dell’azienda, non mi accontento più solo di Pagliari, ci vogliono i vertici aziendali. Grave che una partecipata non accetti invito a presentarsi ad una commissione, soprattutto per l’autorevolezza del consiglio comunale”.
Dopo la scorsa commissione (leggi QUI) erano emerse dichiarazioni e comunicati stampa che mettevano in discussione il modo in cui la stessa era stata gestita, su questo si sofferma il consigliere Massimo Lombardi: “Dopo la scorsa commissione è emerso un gravissimo attacco alla presidente della commissione e ai lavori della commissione stessa. Si vuole delegittimare Dina Nobili per il lavoro che sta percorrendo. Il sindacato deve coinvolgere tutti i lavoratori, non solo i lavoratori di Acam, ci vuole solidarietà tra le categorie. I persuasori occulti, in questo mondo virtuale, stanno già lavorando ai fianchi! Sappiate che stiamo allargando il fronte, ci stiamo rivolgendo ad altre forze politiche che ritengo siano vicine a noi anche se magari a livello nazionale possono governare, abbiamo bisogno di tutti”.
Per qualcuno questo è un momento storico: “E’ un momento storico perché i lavoratori possono riprendere i valori della classe operaia di una volta – a dirlo è il consigliere Luigi Liguori – Faremo la nostra parte, questa battaglia si può vincere. Cercheremo di forzare questa situazione, specchio di quello che sta accadendo a livello nazionale, una politica che sta togliendo diritti”.
C’è chi vorrebbe rimettere in discussione la tariffa puntuale come Roberto Colombo, lavoratore di Acam Ambiente: “La tariffa puntuale è da ridiscutere! Siamo pronti a battagliare fino in fondo senza paura. Bisogna coinvolgere i cittadini e dobbiamo discutere della qualità della raccolta differenziata, per come il sistema è strutturato al momento”.
Quindi la direzione è quella di riconvocare i vertici di Acam Iren, l’assessore Kristopher Casati e l’assessore Manuela Gagliardi. A breve emergeranno le decisioni dei gruppi di minoranza, probabilmente non ci si fermerà alla richiesta di una seconda convocazione della commissione. Il clima è letteralmente infuocato e l’impressione è che questa vicenda non si chiuderà presto.