È stata una riunione dai toni a tratti infuocati, quella di stamattina in Prefettura tra i sindacati, l’amministratore delegato di Acam Ambiente Gianluca Paglia, il responsabile delle relazioni sindacali di Iren Giuseppe Ippolito e il viceprefetto Edoardo Lombardi.
Al centro dell’incontro – richiesto dai sindacati nell’ambito della cosiddetta “procedura di raffreddamento” – un tentativo di conciliazione tra le parti sul recente licenziamento di una lavoratrice Acam, che ha scatenato le accese proteste delle sigle sindacali e delle opposizioni di centrosinistra. Che hanno messo nel mirino anche il doppio ruolo dell’assessore all’ambiente Kristopher Casati (sia assessore che dipendente dell’azienda), che ha visto e segnalato il comportamento della donna.
L’esito dell’incontro, come era prevedibile, è stato totalmente negativo. “Pessimo risultato, è andata male”, hanno commentato a caldo al termine dell’incontro Marco Furletti di Uiltrasporti e Roberto Palomba di Fp Cgil, nei corridoi del terzo piano del palazzo di via Veneto.
La richiesta dei sindacati di reintegrare la lavoratrice ha trovato il muro dell’azienda. Un nulla di fatto che ora, come previsto, porterà allo stato di agitazione: lunedì mattina si svolgerà l’assemblea dei lavoratori di Acam Ambiente, poi il passo successivo sarà lo sciopero (da comunicare con almeno dieci giorni di preavviso, visto che quello svolto dall’azienda è un servizio pubblico essenziale per la cittadinanza).
Due posizioni inconciliabili, quelle di sindacati e azienda. Come hanno testimoniato i toni accesi, questa mattina, nei corridoi della Prefettura. Da una parte Paglia e Ippolito hanno sostenuto che non è stato possibile avviare una vera trattativa e avanzare una proposta, dato che il legale della lavoratrice avrebbe dichiarato che nessuna trattativa sarebbe stata percorribile, salvo il ritiro del licenziamento e il conseguente reintegro. E hanno anche definito “regolare percorso formale” quello che ha portato al licenziamento della donna, provvedimento che questa mattina è stato nuovamente confermato.
Diversa la versione dei sindacati, che hanno sostenuto come sia stato il legale di Iren a proporre un riconoscimento economico per la lavoratrice, a patto che rinunciasse a impugnare il licenziamento. Un’opzione rispedita al mittente dalla controparte, anche per conto dei sindacati: “Vogliamo il reintegro oppure una derubricazione del licenziamento con un’altra sanzione (come una sospensione o una multa, ndr)”, questo il senso della replica.
Assente questa mattina tra le sigle sindacali la Cisl. Un particolare su cui le Rsu di Uiltrasporti hanno voluto puntare il dito, paventando che il sindacato possa "defilarsi" dalla vertenza: “Siamo stupiti dall’assenza di rappresentanti della Cisl in un tavolo istituzionale così importante, visto che l’assemblea dei lavoratori ha dato un mandato chiaro, e all’unanimità, alle Rsu. L’assenza questa mattina delle Rsu della Cisl apre un problema politico all’interno delle Rsu stesse”.
Ma i colpi di scena non finiscono qui. La commissione prevista per domani pomeriggio in Comune con Kristopher Casati e i vertici di Acam per discutere del caso con i consiglieri comunali è annullata. Sembra infatti che l’azienda non sia disponibile a trattare di un caso individuale in una commissione consiliare, e tantomeno l’assessore Casati. Al posto della commissione, così, dovrebbe tenersi una riunione delle opposizioni, che già annunciano iniziative di rilievo sulla vicenda.