Anche quest’anno, con la fine della bella stagione, termina l’operazione “Mare Sicuro”, attività disposta a livello nazionale dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto e coordinata in Liguria dalla Direzione Marittima di Genova, che dal 16 giugno al 16 settembre ha visto impegnati anche 60 uomini e 7 mezzi navali della Guardia Costiera spezzina.
Le motovedette, i mezzi nautici minori dislocati presso gli Uffici marittimi di Lerici, Portovenere, Levanto e foce della Magra e le pattuglie via terra hanno operato in compiti di ricerca e soccorso e di polizia marittima, demaniale ed ambientale in tutto il tratto di costa compreso tra Deiva Marina e la foce del torrente Parmignola.
46 i soccorsi effettuati, dei quali 22 con a bordo personale del 118, trattandosi di richieste di assistenza di carattere sanitario, molto frequenti durante il periodo estivo soprattutto sull’isola Palmaria.
75 in tutto le persone tratte in salvo.
Dato statistico rilevante per l’estate 2018 è il calo dei verbali per illeciti amministrativi rispetto allo scorso anno, nel complesso 144 verbali nonostante gli oltre 6.000 controlli svolti, con una diminuzione del 13% degli illeciti riguardanti il diporto.
Fondamentale è stata l’attività preventiva e di informazione dell’utenza marittima e balneare, portata avanti sin dalla vigilia e durante tutta l’intera operazione, significativamente supportata e veicolata anche dai media locali, che ha permesso di svolgere un’efficace azione di informazione rispetto alle regole di condotta e delle norme. Tra le iniziative messe in campo in tale senso una rubrica settimanale dedicata, denominata proprio “Mare Sicuro”, andata in onda per 12 week-end sull’emittente locale Teleliguria Sud oltre a incontri con le associazioni di categoria dei balneari e del mondo della nautica.
Anche la campagna “bollino blu 2018” ha riscosso un particolare e diffuso apprezzamento dei diportisti, valorizzando prevenzione ed autocontrollo ed evitando la duplicazione dei controlli, con un totale di 250 bollini blu rilasciati.
Non sono ovviamente mancate le condotte più gravi meritevoli di sanzione.
6 le infrazioni per eccesso di velocità al comando di unità da diporto rilevate grazie al collaudato “barcavelox – telelaser” in dotazione al personale di Largo Fiorillo, 12 quelle relative a natanti all’interno della fascia di balneazione e 8 a carico di acquascooteristi “indisciplinati”.
I controlli sono stati svolti anche grazie ai sistemi di monitoraggio in uso alla sala operativa della Capitaneria di Porto della Spezia, con i quali sono stati individuati e deferiti all’Autorità Giudiziaria, in 4 casi, i comandanti di navi da diporto entrate nell’area marina del Parco delle Cinque Terre.
Determinante anche la collaborazione con gli Enti locali ed il Parco delle Cinque Terre oltrechè con le forze di polizia operanti in mare, soprattutto durante le manifestazioni di rilievo che animano l’estate spezzina, quali la Coppa Byron ed il Palio del Golfo.
Tra le emergenze più significative che hanno impegnato particolarmente la Capitaneria di Porto della Spezia nel corso dell’estate sono da annoverare:
- quella dello yacht in fiamme del 17 giugno, proprio in avvio dell’operazione “mare sicuro”. Molto complesso per l’insieme degli interessi coinvolti e tutti da tutelare allo stesso tempo, quali la salvaguardia della vita umana degli occupanti dell’unità, la sicurezza della navigazione delle unità in transito - che ha richiesto l’impiego di tutti i mezzi disponibili del Comando spezzino oltre all’azione di monitoraggio del tratto di mare interessato con i sistemi radar in dotazione - la tutela dell’ambiente marino dalla minaccia dello spandimento di idrocarburi, efficacemente contenuti con l’intervento di due unità disinquinanti specializzate il cui impiego era stato richiesto dal Comando spezzino al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare oltre ad un mezzo aereo delle Capitanerie di Porto;
- l’intervento di soccorso al largo dell’isola del Tino a favore di un diportista ventinovenne rimasto gravemente ferito in mare, accidentalmente, dalle eliche della propria imbarcazione, il 22 agosto. Nell’occasione i soccorsi coordinati dalla sala operativa della Capitaneria di Porto Spezzina, videro l’impiego di due mezzi navali della Guardia Costiera, di personale del servizio 118, di un elicottero della Guardia Costiera ed uno dei Vigili del Fuoco, per il recupero, stabilizzazione del malcapitato e trasferimento presso l’ospedale di Genova.
Intensa e diversificata l’attività dell’Ufficio Locale Marittimo di Levanto.
Tra i soccorsi di rilievo quello del 22 agosto durante il quale sono state tratte in salvo via mare 10 persone, tra bagnanti, canoisti, e persone su pedalò, molti dei quali bambini ed adolescenti, colti di sorpresa da un repentino peggioramento delle condizioni meteo marine. Efficace l’intervento del battello costiero GC B17.
Di rilievo anche l’attività di controllo sulle spiagge che ha portato ad un sequestro di attrezzature balneari abusivamente posizione su spiaggia libera, l’elevazione di due sanzioni amministrative per la riscontrata assenza dell’assistente bagnante ed in materia di dotazioni di sicurezza presso la postazione previste dalla vigente ordinanza di sicurezza balneare.
Nel complesso il personale del battello GC B 17 ha elevato sanzioni amministrative per un totale complessivo di 10.000 €, per l’inosservanza di norme sulla navigazione da diporto ed il non corretto utilizzo delle unità per fini commerciali, redigendo anche una notizia di reato per l’accertato ingresso di una nave da diporto nella zona C dell’area del Parco delle Cinque Terre, area soggetta a particolare tutela, all’interno della quale sono state 18 le inosservanze accertate al vigente regolamento, cui hanno fatto seguito le relative sanzioni amministrative ed un il sequestro amministrativo di un attrezzo da pesca non conforme alle vigenti normative.
A Porto Venere, molteplici gli interventi portati a compimento con successo dal personale dell’Ufficio Locale Marittimo.
Tra i principali, proprio a ferragosto, il recupero di una unità affondata a causa di una falla a bordo, i cui tre occupanti erano stati tratti poco prima in salvo. L’unità rimorchiata a Portovenere dalle motovedette della Capitaneria di Porto della Spezia, veniva rimossa con tutti gli accorgimenti necessari per congiurare ogni compromissione di carattere ambientale.
Ad impegnare i guardacoste di Portovenere, il giorno 10 settembre, anche l’affondamento a Marina del Fezzano di un caicco in legno, prontamente circoscritto con panne galleggianti, poi recuperato con successo. In primo piano in tal caso la tutela dell’ambiente marino, con la bonifica dello specchio acqueo interessato, e la sicurezza della navigazione in un’area interessata dal transito di diverse unità.
Molteplici le iniziative a sfondo ambientale effettuate nell’area di Portovenere, tra le quali l’intervento del 5° Nucleo della Guardia Costiera di Genova, che provvedevano al recupero di una “rete fantasma”, del tipo da posta lunga oltre 100 metri abbandonata sul fondale marino tra l’Isola del Tino e lo scoglio del Tinetto del Parco Naturale Regionale di Porto Venere, seguita dall’iniziativa di “legambiente” di ricognizione dei fondali dello specchio acqueo tra le località “punta Secca” e “punta Beffettuccio” dell’isola Palmaria nel Comune di porto Venere (SP) e del WWF Sub di rimozione di una ulteriore rete fantasma, iniziative tutte sempre supportate dal personale e mezzi della Guardia Costiera presenti durante le attività.
A Lerici diversi gli interventi che hanno richiesto l’intervento del personale in servizio presso l’Ufficio Locale Marittimo. Molte le attività di assistenza, sia via terra che via mare, prestate a favore di persone colte da malore o con ferite a seguito di cadute sugli scogli.
Tra gli interventi in mare più significativi l’intervento a Punta Maramozza del 10 agosto, a favore di due ragazzi in canoa colti da un improvviso peggioramento delle condizioni meteo marine, causa del ribaltamento di una delle due canoe, con il rischio concreto di finire sulla scogliera. Il battello GC B92 riusciva ad imbarcare i due a bordo ed a trasferire le canoe in porto in tutta sicurezza.
Pronto l’intervento del battello dei Guardacoste lericini anche per soccorrere gli occupanti di due natanti, uno con motore in avaria e l’altro con l’ancora incagliata, nei giorni 17 luglio e 5 agosto; situazione quest’ultima resa più pericolosa a causa della forte risacca e quindi del pericolo per gli otto diportisti di finire sulla vicina scogliera.
Tra le attività svolta in via preventiva, congiuntamente alla Polizia Municipale, lo sgombero via terra e via mare delle due spiaggette interdette di San Giorgio e della Marinella di San Terenzo.
Tra diverse sanzioni amministrative elevate sull’uso del demanio marittimo, sole due a carico di gestori di spiagge libere attrezzate per non aver rispettato la distanza dei 3 metri dalla battigia destinata al libero transito delle persone ed uno per l’accertata mancanza di dotazioni di sicurezza.
Sull’estremo versante Sud del Compartimento Marittimo, il personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Foce del Magra, ha costituito un importante presidio a salvaguardia della vita umana in mare e corretto uso del demanio marittimo nei Comuni di Ameglia e Sarzana.
Diversi gli interventi portati a compimento via mare grazie al battello GC B10, dotato di una prua abbattibile rilevatasi fondamentale in tante occasioni, come nel recupero di traumatizzati dalla Spiaggia di punta Corvo e nella predisposizione di una cornice di sicurezza in mare durante le operazioni di prelievo di bagnanti dalla spiaggia in occasione di incendi che hanno interessato la località nel mese di luglio.
Dal punto di vista della tutela demaniale il personale di Foce Magra ha eseguito, su delega dell’Autorità Giudiziaria, il sequestro preventivo all’interno di un’area confinante con il demanio marittimo situata nel Comune di Sarzana, località Marinella, sulla quale erano state realizzate in assenza di titoli nuove opere per un totale di quasi 130 metri quadrati.