L’importante evento che si è scontrato con i giorni difficili della tragedia genovese e con le scelte conseguenti dell’Amministrazione, lascia dietro di sè una scia polemica e amara amplificata poi dalla kermesse in piazza di “Miss Italia”. Cristina Ponzanelli affida oggi alla propria pagina di FB i suoi pensieri.
Oggi ultimo giorno a disposizione per visionare le opere realizzate dai ragazzi disabili del “Laboratorio con me” esposte nell’atrio di Palazzo Roderio, un’iniziativa tra le innumerevoli avviate dal “Lavoratorio Artistico” di Sarzana, nata con il patrocinio del Comune, in collaborazione con Asl 5 e sotto la supervisione artistica di Sara Quattrino. Iniziata il 17 agosto ospita circa 150 opere dei ragazzi che da tempo seguono i corsi del “Lavoratorio” in un coinvolgimento pieno e libero che li vede impegnati, oltre che nel divertimento e nell’unione di gruppo, alla ricerca della loro creatività. Laboratori di teatro, radio D.J, disegno, pittura e qualunque cosa stimoli il loro essere, il loro sopito creare, il loro diventare partecipi di una squadra. L’esposizione frutto del loro impegno artistico ha convinto ed emozionato i numerosissimi visitatori che l’hanno premiata, ma la mancata partecipazione di “almeno una figura istituzionale" all’inaugurazione del 17 agosto (compresa anche di una puntata speciale della trasmissione radiofonica “Adiritura” organizzata dai ragazzi) ha deluso organizzatori e genitori, mentre la successiva presenza di buona parte della Giunta all’evento “Miss Italia” di lunedì 20 agosto in piazza Matteotti ha acceso le micce e dato il via alle accuse via FaceBook.
“Una presenza ambita e scontata per valorizzare l’impegno dei ragazzi, magari “Informale” – hanno commentato alcuni genitori - visto i giorni di lutto conseguenti ai fatti genovesi”.
“Penso che alla Giunta sarzanese faccia molto piacere partecipare in pompa magna alle selezioni di Miss Italia e magari negare la presenza a manifestazioni più importanti come quella della bellissima mostra nell'atrio del palazzo comunale – ha stigmatizzato il musicista sarzanese Andrea Giannoni – seguito a ruota dallo scrittore Alessandro Zannoni che segnalava la presenza di rappresentanti pubblici nella stessa serata alla festa del Tennis Club sarzanese e, via via, da dichiarazioni di ex esponenti politici.
Oggi interviene sulla diatriba il Sindaco di Sarzana, Cristina Ponzanelli, con queste parole: “In questi giorni l’atrio del palazzo comunale ospita una mostra bellissima. Dietro ad ogni disegno si può intravedere o immaginare la straordinaria visione della vita e del mondo di un bimbo disabile. Sono tutti bellissimi e unici, come ogni bambino – scrive il Sindaco sul suo profilo spiegando la voluta assenza ufficiale - nei giorni successivi alla tragedia di Genova, ho chiesto ai miei assessori di non partecipare a iniziative pubbliche in rappresentanza dell’ente, nel rispetto delle vittime di quell’assurda tragedia e del silenzio che abbiamo avuto onore e dovere di portargli fino al funerale di stato e al giorno di lutto nazionale. Lo abbiamo pure ben spiegato agli stessi organizzatori dei diversi eventi, che hanno mostrato di capire – attacca poi la Ponzanelli forte della propria storia - l’accusa di scarsa attenzione al tema della disabilità infantile che è stata rivolta alla mia amministrazione da qualche persona senza scrupoli è una delle più grandi offese che è stata rivolta alla mia persona e alla mia storia. La ricorderò sempre e brucerà sempre sulla mia pelle. Possiamo costruire ogni giorno una visione della politica e della nostra società basata sul cinismo o sulla speranza - conclude sfogandosi - possiamo sempre dividerci e costruire barriere intorno a noi, come stanno tentando di fare proprio in questo istante persone fedeli a un solo credo politico, quello del cinismo per cui vale tutto. Ma possiamo anche abbatterle, queste barriere. Possiamo credere in un futuro migliore: possiamo informarci, possiamo scegliere la speranza e la verità di fronte ai dubbi, alle bugie e alle incertezze.
Abbiamo sempre una scelta: ricordiamolo sempre”!
Immediata la risposta, sempre dalla pagina Facebook (non senza polemica) del Lavoratorio Artistico:
"Buon giorno a tutti. Si, perchè utilizzare un social vuol dire rivolgersi a tutti. E' la prima volta dal 2013 che utilizziamo questo mezzo per confrontarci su temi che, di questo siamo sicuri, meglio sarebbe fossero trattati attraverso un'esperienza analogica: un incontro o, anche se non è proprio analogica, una sana mail istituzionale.
Per quanto riguarda la mostra, nessuna delle opere esposte è realizzata da minori. Non c'è alcun nesso tra il periodo infantile che il sindaco cita e il nostro lavoro. Un percorso silenzioso e magnifico che ci vede impegnati da marzo 2017 senza aver mai voluto farne pubblicità. Ma questo la giunta già lo sapeva sia per l'incontro esplicativo avvenuto in comune che per le mail intercorse tra di noi. Mail che spiegavano tutto il progetto. Basterebbe già questo per inficiare l'intero discorso del nostro sindaco. Tutti maggiorenni.
Mentre scriviamo, con un disagio enorme per il mezzo che avete scelto di utilizzare – un social, speriamo in un incontro o in una risposta libera da spettacolarizzazione mediatica sia per l'argomento trattato che per le implicazioni partitiche che rendono il discorso assai meno interessante.
Aspettando un cenno privato (mail, telefonata, incontro) da parte dell'Istituzione, ci preme riferire alcuni dati:
1. Questa mostra, come tutto il nostro operato, prescinde da colori e preferenze politiche.
2. L'assenza dell'Amministrazione in veste ufficiale ci è stata comunicata verbalmente la mattina dell'inaugurazione. Ciò non toglie che alla mostra, allo stato attuale ancora aperta, nessuno si è fatto vedere.
3. In seguito alle mail da noi mandate sulla programmazione e la logistica della mostra (e che non hanno ricevuto risposta), siamo venuti a conoscenza della manifestazione di Miss Italia solo il venerdì mattina, giorno che ci vedeva impegnati in Comune per l'allestimento. Nessuno, proprio nessuno dell'Amministrazione, ci ha comunicato via mail/incontro che per il giorno di lunedì 20 agosto l'atrio del Comune sarebbe servito per le modelle. Una mancanza di comunicazione gravissima risolta però con una onesta attitudine a trovare una mediazione da parte dell'Assessore Campi che, in questa sede, ringraziamo.
4. Il giorno dopo la manifestazione di Miss Italia, al momento dell'apertura della mostra, ore 18.00, ci siamo trovati con parte dello spazio dedicato alla mostra, occupato da tutte le sedie della suddetta manifestazione. Questo è un altro dato inaccettabile. Anche in questo caso, parte dell'Amministrazione Comunale, si è prodigata per riportare la situazione a una accettabile normalità. Per questo ringraziamo ma sottolineiamo l'inadeguatezza dell'organizzazione e della tutela della mostra stessa.
5. Come detto in precedenza la mostra è un percorso svolto da soli maggiorenni e questo la dice lunga sull'attenzione prestatale dall'Amministrazione che, pur avendo tutti i comunicati stampa, i dati e le spiegazioni inerenti all'operazione, utilizza un social per dare giudizi e non fatti dimostrabili.
6. Per quanto riguarda gli articoli apparsi sui giornali...beh, di quello non è un problema nostro. Esistono le smentite ufficiali in caso di inesattezze o bugie. Non certo i social.
7. Non risponderemo ad alcun commento o considerazione su alcuna piattaforma social
8. MegaMostra, che chiuderà questa sera alle ore 23.00, ringrazia le centinaia di visitatori che hanno reso possibile l'incontro tra il nostro lavoro e il pubblico.
9. Il dispiacere maggiore sta nell'abbattimento di poesia che tutto questo vociare, unito all'oggettiva “mancanza di comunicazione all'interno dell'Istituzione Comunale” (parole dette a noi da esponenti dell'attuale maggioranza) ha causato".