Dobbiamo nuovamente denunciare che per i vertici dell’ASL 5 la sicurezza sul posto di lavoro sembra non essere un adempimento di primaria importanza.
In questi giorni infatti essendo il personale infermieristico criticamente sottorganico, il direttore sanitario del presidio levante ligure Decia Carlucci, la responsabile di Area Materno infantile dott.ssa Martinetti ed il Coordinatore Infermieristico della chirurgia Dott. Terenzoni, hanno deciso la chiusura del reparto di Ginecologia poiché il personale non era sufficiente: hanno quindi trasferito i posti letto ginecologici in chirurgia generale e toracica, spostando gli infermieri come pacchi postali senza alcuna informativa per gli stessi e che si sono ritrovati dall’oggi al domani dirottati da un reparto all’altro con l’obbligo di fornire assistenza anche a pazienti con caratteristiche patologiche cliniche diverse dal loro reparto di provenienza, in barba alla sicurezza dei dipendenti e soprattutto dei pazienti.
Nursind vuole dunque denunciare ai cittadini che lo spostamento degli infermieri come strumento ordinario di programmazione del lavoro per rimediare all’insufficienza del personale, continua a compromettere gravemente il diritto dei pazienti per un’assistenza personalizzata ed adeguata, idonea per garantirgli la salute e la sicurezza.
Tale diritti, per il direttore sanitario il RAP infermieristico Materno/infantile ed il coordinatore della chirurgia dell’ASL 5, sono considerati legittimamente sacrificabili.
Passando al concreto, accade proprio che gli infermieri esperti in ginecologia, senza essere preventivamente affiancati da infermieri del reparto accettante e debbano ora prestare assistenza ai pazienti con patologie riguardanti la chirurgia generale e toracica, senza essere messi nelle possibilità di poter agire in maniera appropriata ed integrata rispetto alle nuove patologie e quest’ultimi devono poi a rotazione coprire le assenze del personale assente perché usufruisce dei permessi retribuiti per familiare disabile (L.104) e le malattie che possono verificarsi dei dipendenti stessi, in giro per l’area chirurgica compreso l’otorino.
Tutto questo è un pericoloso boomerang per la salute dei pazienti, ma soprattutto evidenzia la trascuratezza della asl5 e le gravi violazioni compiute nei confronti del personale infermieristico che da anni supplisce, a dispetto degli standard di accreditamento delle strutture sanitarie, alla scarsità delle risorse umane disponibili.
La criticità è cronica e resterà tale senza i necessari interventi sulle dotazioni organiche in ASL5 , se la mancanza di infermieri continuerà ad essere l’ultimo dei problemi.
Il Segretario provinciale NURSIND La Spezia
Assunta Chiocca