Condivido certamente la riflessione dei Sindaci di Vernazza e Borghetto sulla fragilità del territorio ma ancora una volta non comprendo come mai se le situazioni critiche riguardano le strade comunali o statali la colpa è del maltempo e se invece riguardano quelle provinciali a colpa è dell'Ente preposto. La fragilità del sistema viario è un fatto sistemico legato alla situazione di crisi che tutti gli Enti stanno attraversando e in tale contesto la condizione della Provincia è ancora peggiore poiché messa in discussione e oggetto di tagli enormi che ci costringono ad economie continue su tutto. Nonostante questo abbiamo fatto quello che potevamo e ci siamo assunti la responsabilità di fare lavori con la procedura della somma urgenza che prevede l'obbligo di reperire le risorse da impegnare con atto di delibera entro trenta giorni ma permette di affidare subito gli incarichi. Al Sindaco di Vernazza faccio poi notare che la Provincia è una sola: non c'è una Provincia dei tecnici, che Resasco ha ringraziato per l'impegno e la presenza, ed una del Commissario che invece è considerato inerte. La realtà è che in una condizione di tale difficoltà le scelte politiche sono obbligate e ridotte al minimo. Proprio perché consapevoli delle necessità del territorio abbiamo comunque deciso di destinare tutte le risorse a nostra disposizione, e solitamente utilizzate per apportare migliorie di natura strutturale al sistema viario, alla asfaltatura dei comuni alluvionati. Abbiamo già affidato 1 milione e 900 mila euro da bilancio provinciale (Legge Regionale 18) e un altro milione e 200 mila euro (900 mila euro da finanziamento Gal e 300 mila da bilancio provinciale) di lavori per cui è necessario però aspettare un miglioramento climatico: effettuare infatti un intervento di asfaltatura in condizioni di freddo e umidità sarebbe solo uno spreco di risorse pubbliche. Ai cittadini che segnalano il pericolo causato dalla presenza di buche sulla carreggiata chiedo ancora un poco di pazienza e dico loro che, in attesa dell'intervento definitivo, stiamo comunque utilizzando l'impasto a freddo per tamponare la situazione. Chiaro è che le abbondanti nevicate seguite dai giorni di pioggia accentuano enormemente le problematiche e l'utilizzo dell'impastino a freddo ha per questo motivo una durata piuttosto limitata. Laddove l'intervento tampone risulta dunque inefficacie possiamo solo segnalare la buca con apposita cartellonistica in attesa, come dicevo, di poter avviare i lavori definitivi. Segnalo inoltre al Sindaco Resasco che per quanto riguarda Vernazza, a seguito dell'alluvione dell'ottobre 2011 e finita la fase emergenziale, la Provincia ha attivato lavori di somma urgenza per un tot. di 860.000 € che hanno permesso la fruibilità totale per la popolazione di tutte le arterie provinciali sul territorio (s.p. 63 "Drignana - Vernazza", s.p. 61 "Fornacchi - Vernazza" e s.p. 30 "S.Bernardino - Corniglia"). Detti lavori hanno permesso, in un territorio martoriato, il mantenimento delle comunicazioni e del traffico senza interruzione alcuna per più di un anno, superando due inverni metereologicamente inclementi nonché la realizzazione del nuovo metanodotto che ha messo a dura prova le carreggiate stradali (sia per il taglio per la posa in opera che per il transito dei mezzi). In seguito alle incessanti piogge della prima decade di marzo 2013 andate ad insistere su un territorio irrimediabilmente fragile si è provveduto a chiudere la s.p. 63 da loc. Campo all'intersezione con la s.p. 61 rinnovando la richiesta di finanziamento alla Regione. Nel contempo si sono attivate 4 Somme Urgenze per la regimazione delle acque e per la stabilità del pendio (sulle s.p. 61, 51 e 30) con intervento immediato ed indebitamento dell'Ente pari a 230.000 € circa (in attesa di finanziamenti regionali). Si precisa inoltre che lungo la s.p. 61 (per la messa in sicurezza definitiva) ed s.p. 51 (nel tratto chiuso) sono attualmente in corso le progettazioni affidate dalla Regione Liguria. In una situazione di generale difficoltà del sistema viario abbiamo dunque garantito la transitabilità di tutte le strade ad eccezione della SP 63. L'Anas, che ha a disposizione una struttura ben più corposa della nostra, non ha ancora riaperto il tratto di Aurelia tra Pian di Barca e Borghetto e rischia di dover decidere, dopo i sopralluoghi di queste ore, di chiuderne altri a causa di alcune movimentazioni franose. Il fatto che un tratto dell'arteria più importante del territorio sia in parte chiusa non fa che dimostrare l'estrema fragilità del sistema nel suo complesso. Per questo mi pare ingeneroso definire la Provincia come inerte di fronte ad una condizione di emergenza che ha gestito al massimo delle sue possibilità e grazie al prezioso lavoro degli addetti.
Marino Fiasella, Commissario straordinario della Provincia della Spezia