Nato alla Spezia il 21 febbraio 1927, Euro Capellini ha vissuto la sua giovinezza a Manarola; sposatosi nel 1956 con l’argentina Lilian Gary, compagna di vita e di avventure, negli anni ’70 ha aperto la Vallardi Galleria d’Arte in cui sono state inaugurate innumerevoli mostre che hanno donato alla città la presenza dei più grandi maestri dell'epoca.
Grazie alla donazione di circa 1500 sigilli - la più ricca e completa collezione sfragistica di ogni epoca e continente che mai sia stata riunita - fatta nel 1999, assieme all’amata moglie Lilian, la nostra città può fregiarsi di un museo unico al mondo, il Museo del Sigillo, ubicato come è noto nella "Palazzina delle Arti".
A Euro Capellini si deve anche l’organizzazione del mercatino d’antiquariato “Cercantico”, altro prestigioso traguardo raggiunto. Per anni è stato anche socio del Lions Club Cinque Terre.
Di sè Euro Capellini diceva: "Il titolo di collezionista non ha assolutamente sostituito il ruolo di mercante d'arte e le due passioni sono cresciute affiancate, suscitando in me e in mia moglie Lilian sempre nuove emozioni. Sono stato fortunato a svolgere un lavoro che mi ha coinvolto emotivamente, e ben presto la passione per l'arte è diventata anche passione per gli oggetti di antiquariato, in fondo i due mondi non sono così estranei l'uno all'altro".
Il funerale verrà celebrato venerdì 29 giugno alle ore 15:00 nella Cripta di Cristo Re alla Spezia.
Il messaggio di cordoglio del sindaco Peracchini
“Vorrei esprimere a nome mio e di tutta la Città il più profondo cordoglio per la scomparsa di Euro Capellini. Capellini non solo è stato l’inventore di una delle più grandi tradizioni cittadine, il Cercantico, ma soprattutto è stato un generoso collezionista d’arte che ha aperto alla Città le porte della sua Galleria. Con la donazione dei suoi 1500 sigilli, infatti, La Spezia può vantare la collezione sfragistica più ricca e completa che sia mai stata riunita da cui è nato il Museo del Sigillo nella Palazzina delle Arti. La Spezia oggi non ha perso solo un concittadino, ma un generoso estimatore della bellezza che ha profondamente amato la nostra Città”.
