A Rebocco si trova il parco della Rimembranza, protetto dal 1950, affiancato da un viale con 40 pini ultrasettantennali che all’improvviso sono diventati legna da ardere per la nostra giunta.
Ovviamente gli alberi, come ogni altra cosa, hanno necessità di cura, non possono essere lasciati crescere senza mai intervenire nel loro mantenimento, ora hanno fatto fare una perizia, molto contestata dal tavolo del verde, secondo la quale (e secondo loro) vanno tagliati in larga parte.
In effetti uno di essi è certo da levare e su quello nessuno discute ma ora non è il momento adatto per segarli al ciocco tenendo conto che vi sono i nidi e che quei lavori,dovendoli fare,si fanno a settembre a nidificazione terminata.
Noi non riusciamo a capire per quale ragione in questa città non si possa salvare un albero (piazza Verdi e Scalinata Cernaia docent).
Sono convinta che se li lasciassimo fare, tutti gli alberi cittadini sarebbero a rischio nonostante essi siano il polmone che ci aiuta a superare l’inquinamento che in zona è purtroppo pesante.
Sono anche molto preoccupata per il filare di pini che va dal Cantiere San Lorenzo (a fianco del Molo Pagliari) a Porto Lotti (in direzione Lerici) dove un tempo si trovava lo stabilimento balneare Nettuno (1922)l’ultimo dei 4 stabilimenti balneari cittadini abbattuti per far posto prima ad industriette che sono fallite e di conseguenza il posto è stato occupato dal porto che è la nostra disperazione.
Mi auguro che questa volta non sia tardi come per Piazza Verdi e che lei voglia aiutarci a fare in modo che non ci distruggano tutta la flora della città.
PER IL COORDINAMENTO QUARTIERI DEL LEVANTE
RITA CASAGRANDE
PER LA V.A.S(ONLUS)
FRANCO ARBASETTI